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Mondo delle arti marziali in lutto per Salvatore Sabia, maestro di karatè morto in un incidente stradale a Riva Ligure

27 agosto 2015 | 11:56
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Mondo delle arti marziali in lutto per Salvatore Sabia, maestro di karatè morto in un incidente stradale a Riva Ligure

Vincenzo Tripodi, vicepresidente Csen: “Lo ricorderemo con un trofeo, persona che amava lo sport”

Riva Ligure. Era un 5 dan di karate, ma soprattutto un valido maestro, stimato e apprezzato dal mondo delle arti marziali, Salvatore Sabia, il cinquantenne di Ceriana, morto in un incidente accaduto ieri sera lungo l’Aurelia a Riva Ligure.

Per evitare di investire due anziani che erano in mezzo alla strada ha frenato bruscamente e la sua Kawasaki è piombata contro il muretto che delimita la carreggiata. Secondo quanto ricostruito dalla polizia stradale la moto viaggiava a velocità sostenuta. Inoltre la salma non verrà sottoposta ad autopsia, ma è già a disposizione dei familiari.

Un lutto quello di Sabia che ha profondamente segnato gli ambienti delle arti marziali. “Salvatore – lo ricorda così Vincenzo Tripodi, vicepresidente Csen di Savona – era un maestro validissimo. Era innamorato di questo sport che praticava con impegno e dedizione. Aveva solo 14 anni quando aveva iniziato a frequentare le palestre. A cinquant’anni era diventato un professionista. Insegnava ai bambini e a ragazzi. Un maestro che sapeva fare il suo lavoro e sopratutto aveva una caratteristica: sapeva davvero far innamorare chi si avvicinava al karate ed era alle prime armi”.

Salvatore Sabia, dipendente dell’Aimeri, abitava a Ceriana. Aveva due figli: Valentina, 24 anni e Fabio di 17. Entrambi frequentavano la palestra di Arma di Taggia dove insegnava il padre. Valentina è istruttrice ed ha il secondo dan. Il fratello minore ha il primo dan. “Hanno seguito le orme del padre e stanno facendo strada – dice ancora Vincenzo Tripodi con tanta commozione in gola – Con Salvatore avevamo organizzato un trofeo a Savona e si era dato tanto da fare affinché ci fosse un buon numero di partecipanti e che il livello fosse massimo. Era anche un ottimo arbitro e pure responsabile regionale della Fesiam, che è la federazione dello sport delle arti marziali”.

Proprio quel mondo che gli apparteneva lo ricorderà presto con un trofeo al quale parteciperanno sicuramente anche i suoi allievi che ora lo piangono per la perdita del grande maestro Salvatore.