Mika in concerto a Montecarlo ha incantato il pubblico della Riviera e della Costa Azzurra

30 agosto 2015 | 08:43
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Mika in concerto a Montecarlo ha incantato il pubblico della Riviera e della Costa Azzurra

Dieci anni di buona musica raccolti in una sera per un concerto sulla piazza della casa da gioco monegasca che ha lasciato il segno

Monaco. Quando verso le 22 si accendono le luci sul palco allestito nella piazza del Casinò di Monte Carlo si capisce subito che sarà uno spettacolo travolgente ed emozionante e basta vedere muoversi al centro Mika per averne la certezza.  Brani come “Good guys” (con citazione di Andy Wharol) o “Talk about you” (sorta di “interpolation”) hanno lasciato il segno e fatto venire i brividi. 

Ma si sapeva già che questo concerto sulla Costa Azzurra, atteso anche dal popolo della musica della Riviera dei Fiori, avrebbe lasciato il segno. Un motivo ci sarà: da più di 10 anni Mika elettrizza le folle per i suoi suoni colorati ed il suo buonumore comunicativo.

L’artista nato a Beirut nel 1983 ha proposto il suo universo stravagante in un  concerto gratuito che alla fine è diventato una festa di piazza dove si sono mischiate parole francesi, italiane, ma anche arabe. Tutti insieme per una notte a cantare e ballare con Mika che quest’anno è diventato il personaggio del Ferragosto di mezza Europa. Non per le sue canzoni, che sono belle. Non per la grazia, l’educazione, la sensibilità che ha dimostrato come giudice della passata edizione di “X Factor” (e che ritroveremo nella prossima edizione, in partenza a metà settembre, sempre su SkyUno). Non per questo album, “No place in heaven” (Virgin), assolutamente meritevole del gradimento che anche il pubblico italiano gli sta tributando.

No. Mika è finito sulle prime pagine dei giornali perché c’è stato qualcuno che ha scritto a caratteri cubitali su un manifesto che annuncia un suo concerto a Firenze la parola “frocio”. All’inizio l’artista voleva lasciar perdere. Poi la campagna di solidarietà partita sul web lo ha convinto a denunciare l’omofobia che ancora impera in certi strati della popolazione, italiana e non.

Lui ha lasciato tutto alle spalle: è salito sul palco ed è stato osannato da tutti e anche quella parentesi si è ben presto polverizzata con un concerto fatto da canzoni semplici ma non banali, scritte e arrangiate con gusto, interpretate meglio, nel segno del miglior pop, eleganza e melodia. Qualcuno vi ha trovato echi del primo Elton John, altri hanno colto la freschezza della miglior Carole King. Quel che è certo è che le canzoni ascoltate a Monte Carlo sono state talmente gradevoli che a volte sembra di averle già sentite, anche se sono nuove. Una sorta di mainstream del miglior cantautorato pop anglosassone, insomma.

Mika, nome d’arte di Michael Holbrook Penniman Junior, ha raggiunto la notorietà internazionale grazie al singolo Grace Kelly, che ha scalato le classifiche di numerosi Paesi e a Monte Carlo ha cantato e ballato tra i giovani in una festa che è stato anche un arrivederci all’estate più calda degli ultimi anni.