L’alpinista imperiese Stefano Sciandra ha scalato la Dent d’Herens

24 agosto 2015 | 07:33
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L’alpinista imperiese Stefano Sciandra ha scalato la Dent d’Herens
L’alpinista imperiese Stefano Sciandra ha scalato la Dent d’Herens
L’alpinista imperiese Stefano Sciandra ha scalato la Dent d’Herens
L’alpinista imperiese Stefano Sciandra ha scalato la Dent d’Herens

Nel 2016 cercherà di avvicinare quota 41, la metà esatta di tutti gli 82 4000 delle Alpi

Imperia. L’alpinista imperiese,  Stefano Sciandra, socio del prestigioso Club 4000, riservato agli alpinisti che abbiano scalato almeno 30 degli 82 4000 delle Alpi ufficialmente riconosciuti dall’UIAA (Unione Internazionale delle Associazioni Alpinistiche), ha aggiunto nella notte di sabato 22 agosto la Dent d’Hérens (4179 m)splendida vetta a fianco del Cervino salita assieme a Marco Barmasse.

“Per prima cosa voglio rivolgere un pensiero a Oliviero Bellinzani “L’uomo con le ali” – commenta Sciandra da Bionaz in Valpelline dal Lago di Place Moulin – Bellinzani non era un uomo normale, era un esempio di vita. Senza una gamba dal 1977 per un grave incidente stradale, aveva all’attivo 1500 salite e aveva scalato montagne difficili anche per alpinisti normodotati, tra cui il Cervino e altri 4000. Era Socio Onorario del Club 4000, che in questa estate ha perso diversi componenti per incidenti vari, ma Oliviero era speciale. Se ne è andato travolto da una frana sul versante ticinese del Grauhorn e resterà unico”.

La Dent d’Hérens era un 4000 che faceva parte del mio programma per l’estate 2015. Quest’estate si avvia alla conclusione e 3 4000 sono un ottimo bilancio.

Considerate le condizioni meteo, freddo e neve in quota a giugno, poi il caldo africano che ha letteralmente messo in ginocchio i ghiacciai, essere riuscito a scalare i due Combin (Valsorey e Grafeneire) e La Dent d’Hérens, lo soddisfa. Giornata splendida meteorologicamente sulla Dent d’Hérens, prima del consistente peggioramento che nella giornata di domenica si è concretizzato e che venerdì e sabato al Rifugio Aosta ha fatto registrare il pienone.

Tra le cordate in salita anche una guidata da Abele Blanc, tra gli alpinisti che hanno scalato tutti i 14 8000 della terra, e che ogni tanto incontro in alta quota. Il finale di agosto regalerà giornate stabili, anche se il gran caldo tornerà, purtroppo, prepotentemente. Aveva calendarizzato un’ultima salita a un 4000 in territorio Svizzero, ma problemi familiari gli hanno impedito di chiudere il poker.Il tris ottenuto è comunque risultato eccellente. Nel 2016 cercherà di avvicinare quota 41, la metà esatta di tutti gli 82 4000 delle Alpi.