Festa a Ventimiglia per il patrono, a Luigino Maccario consegnato il San Segundin d’Argentu

26 agosto 2015 | 19:44
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Festa a Ventimiglia per il patrono, a Luigino Maccario consegnato il San Segundin d’Argentu
Festa a Ventimiglia per il patrono, a Luigino Maccario consegnato il San Segundin d’Argentu
Festa a Ventimiglia per il patrono, a Luigino Maccario consegnato il San Segundin d’Argentu
Festa a Ventimiglia per il patrono, a Luigino Maccario consegnato il San Segundin d’Argentu

L’attività pubblica di Luigino Maccario si è sempre contraddistinta per l’operare con profondo amore ed intenso impegno

Ventimiglia. Si è svolta oggi la celebrazione solenne dedicata a San Secondo patrono di Ventimiglia e della Diocesi presso la cattedrale della città alta. All’evento era presente il sindaco Enrico Ioculano, il vescovo diocesano Antonio Suetta, la senatrice Donatella Albano, la vice presidente della regione Sonia Viale, il presidente della Provincia di Imperia Fabio Natta ed altre illustri autorità politiche e militari.

Per l’occasione Luigino Maccario ha ricevuto questa mattina il San Segundin D’Argentu 2015, la massima onorificenza della Città, ideata e promossa dal Comitato Pro Centro Storico.

Luigino Maccario, nato a Ventimiglia il 21 Marzo 1941, in Via Porta Marina, è senza dubbio il più attivo e popolare divulgatore della Cultura Intemelia, nonché persona molto amata e stimata dai Ventimigliesi anche per il suo carattere estroso e schivo. La sua attività, nel corso degli anni è stata indefessa sia nella ricerca che nella divulgazione della storia, delle tradizioni, degli antichi mestieri, della lingua e… dell’arte culinaria intemelia.

Attualmente dirige la “Cumpagnia du Teatru Ventemigliusu”, in cui svolge anche il ruolo di attore e scenografo. Sin dal 1964 è Cancelè della “Cumpagnia di Ventemigliusi” . In qualità di autore teatrale ha adattato in Ventemigliusu divertenti “Cumedie” ed è autore di moltissime “Foure”, favole, poi sceneggiate e recitate dai “Centri di Cultura Intemelia” nelle Scuole Primarie. Ha al suo attivo anche la pubblicazione di un libro dedicato alla storia dell’alimentazione, intesa come tipicità culturale della trazione intemelia.

Abile e dotto conferenziere, è Docente all’Unitre. È stato Maestro d’Armi della “Cumpagnia Balestrieri”, a partire dalla fondazione nel 1984 fino al 1992, anno in cui ne ha assunto l’incarico di Cancelliere. Dal 1970 ha curato la rinascita della Corale Filarmonica Femminile Ventimigliese che, nel 1979, ha trasformato nel gruppo musicale “Cumpagnia Cantante”, indirizzandola a un percorso di ricerca delle sonorità, delle armonie e degli strumenti musicali tradizionali tale da portarla ai vertici della sperimentazione musicale di quel periodo.  Appassionato Carrista, per anni è stato protagonista nel gruppo “I Schenui”. Fra gli  ideatori e fondatori dei nuovi Sestieri, é stato Nocchiero nelle prime edizioni dell’Agosto Medioevale e dal 1997, per oltre 10 anni, e stato anche assistente della Rappresentativa Comunale Sbandieratori dei Sestieri. Dal 1968 è segretario de “L’Unione Intemelia” nonché collaboratore e redattore de “La Voce Intemelia”. Cofondatore dell’emittente radiofonica “Radio Ponente”, per lungo tempo ne è stato protagonista in qualità di conduttore di alcune trasmissione sul vernacolo locale che hanno riscosso ampio successo con una vastissima “audience”.

Nel lontano 1985 ha ideato la “Strena de Deinà”, curandone le ricerche per i Tasselli della Giara. Membro della “Accademia Ventemigliusa” sin dal 1986, anno della sua fondazione,  da sempre si dedica alla ricerca e allo studio della nostra antica civiltà, pubblicando gli esiti delle sue ricerche sia sul mensile  “La Voce Intemelia”, sia sulla rivista “Intemelion”, che sul sito web della Cumpagnia d’i Ventemigliusi, da lui creato e curato con contniui dotti approfondimenti e aggiornamenti.

L’attività pubblica di Luigino Maccario si è sempre contraddistinta per l’operare con profondo amore ed intenso impegno nell’intento di divulgare la conoscenza e la comprensione della Storia e della Cultura Intemelia, allo scopo di far rivivere antiche tradizioni e usi che ormai si erano persi nel tempo,  cercando di far rinascere una antica lingua e riportare in uso giochi, balli, canzoni, arti e mestieri.