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Famiglia imperiese vive come a Fort Knox, blindata in casa contro i ladri

26 agosto 2015 | 19:15
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Famiglia imperiese vive come a Fort Knox, blindata in casa contro i ladri
Famiglia imperiese vive come a Fort Knox, blindata in casa contro i ladri
Famiglia imperiese vive come a Fort Knox, blindata in casa contro i ladri
Famiglia imperiese vive come a Fort Knox, blindata in casa contro i ladri
Famiglia imperiese vive come a Fort Knox, blindata in casa contro i ladri

Sensori e sistemi d’allarme: così la loro villetta dopo furti e colpi falliti ora è protetta

Imperia. Un furto compiuto e altri due falliti pochi giorni fa sempre nella stessa villetta alla periferia della città di proprietà della famiglia di Letizia Guermandi, ex impiegata in un call center, disabile e costretta a muoversi su una sedia a rotelle, che ha deciso di “blindarla”

Nella casa, alla periferia della città, tra Imperia e Pontedassio, ora ci sono allarmi ben fissati a tutte le finestre di casa che sono collegati alla centrale operativa dei carabinieri, quindi altri sensori d’allarme collegati, in questo caso,  alla sede dei metronotte de La Vigile. Ma la sicurezza costa: 3 mila euro il primo intervento, 2500 il secondo più una fattura da 70 euro al mese che è l’abbonamento con la vigilanza notturna.“Soldi, tanti soldi, ma almeno viviamo tranquilli e non abbiamo più paura dei ladri”, racconta Letizia Guermandi.

La sua famiglia è originaria di Bologna. Arrivata in Liguria quattro anni fa aveva deciso di andare a vivere in questa villetta immersa tra gli ulivi e nel verde della Riviera dei Fiori. “Avevano detto che era un’isola felice – dice – il conto ci è arrivato poco dopo ed è stato difficile da digerire per noi tutti. Avevano compiuto un furto in casa: era sparita una giara d’olio alla quale ero molto affezionata e altre cianfrusaglie. Hanno violato la nostra casa e la cosa mi aveva fatto male”.

Bottino magro, amarezza tanta. “Si è così. Mi sono detta: ora basta è arrivato il momento di correre ai ripari. Abbiamo sistemato i sensori alle finestre, un buon sistema d’allarme. Un valido deterrente per tenere alla larga gli intrusi che addirittura avevano effettuato visite precedenti fingendosi venditori di attrezzature agricole e che puntualmente avevamo allontanato.  Ma non bastava ancora perché quei balordi hanno provato a rubare in casa altre volte. Allora abbiamo ripiegato su sensori ancora più sensibili e sofisticati che sono stati posizionati nel giardino lungo il perimetro della villetta. Ora è tutta un’altra musica e possiamo dormire sonni tranquilli anche perché il servizio di vigilanza degli addetti alla sicurezza è garantito più volte in una notte”.

La zona alla periferia di Imperia, così come la vicina Costa d’Oneglia, è finita più volte nel mirino dei ladri. Così come la villa della famiglia bolognese: sia attorno a Ferragosto che pochi giorni fa. Nel cuore della notte, è scattato l’allarme. Qualcuno aveva tentato di introdursi nell’abitazione. “Dopo pochi minuti sono arrivati i metronotte e la situazione era tornata alla normalità – dice Letizia Guermandi – ma qualcuno aveva tentato di entrare ed è stato costretto ad abbandonare l’obiettivo”.

Letizia e la sua famiglia ora vivono tranquilli, ma lei stessa ammette che “è un’ingiustizia pagare per dormire la notte con serenità”.

Non se la prende con le forze dell’ordine che pure fanno un lavoro encomiabile. “Semmai con le leggi dello Stato che danno troppe garanzie a chi commette questo genere di reati che rientrano nella sfera della microcriminalità, ma che sono davvero fastidiosi per i cittadini – racconta ancora Letizia Guermandi – La vera colpa quindi sono le leggi italiane, che ritengo essere la vera causa di tanti mali, e non come tanta gente ritiene la magistratura o le forze dell’ordine che nulla possono se non fare il loro dovere di dare la caccia e punire chi delinque. Tutti questi strumenti per proteggerci hanno avuto un costo, oltre 5 mila e forse non tutti se lo possono permettere, ma noi non abbiamo potuto fare diversamente. Forse lo Stato dovrebbe essere meno garantista contro chi commette i furti e tutelare meglio i cittadini che pagano le tasse”.