Enrico Ioculano e Fulvio Vassallo incontrano Burlando, c’è voglia di far ripartire la macchina del Pd

Il sindaco della città di confine: “Io faccio gavetta e a Ventimiglia c’è tanto da fare, sto bene qui alla Regione ora non ci penso”
Imperia. In vacanza per tre mesi e mezzo, leggendo giornali. Dal 1981 non gli era mai stato possibile trascorrere un periodo così lungo lontano da Genova e dalla politica.
Il “grande saggio” Claudio Burlando, ex governatore della Liguria, tra partite di scopone e bisbocce, non manca però di pensare alla sua Liguria. Guarda indietro alla sconfitta elettorale e al futuro del Pd.
Fino al 31 maggio scorso era l’uomo politico più potente della Regione. Va ricordato che per dieci anni è stato il Governatore della Liguria. Una persona stimata dagli amministratori del Pd. Non a caso il giovanissimo sindaco di Ventimiglia, Enrico Ioculano, e l’ex consigliere regionale Fulvio Vassallo hanno prenotato un incontro col “vecchio saggio”.
Il motivo è semplice: vanno dal signor C. cercando di capire come muoversi in un Pd che mai è stato tanto diviso, in cui mai i dirigenti erano stati tanto lontani gli uni dagli altri.
Pesa certamente la sconfitta di maggio. E Ioculano cerca di dribblare il cronista di Riviera24.it alla domanda quando incontrerà il “vecchio saggio” del Pd. “Con lui ci sentiamo al telefono, parliamo del Genoa – sorride – Io sono interista, ma il Grifone mi piace. Se lo incontrerò? Vedremo. Spesso lo sento al telefono come sentirei un amico e lui è un amico”.
Ora la Liguria è nelle mani di Toti e della Viale, ma anche di Marco Scajola che a ponente può contare su ampi consensi elettorali. Ma il Pd con Ioculano e Vassallo,ad Imperia e provincia, stanno facendo già qualche mossa.
Ed è d’accordo anche Pietro Mannoni che è il segretario provinciale del Pd. “Abbiamo sei mesi di tempo per capire e valutare gli errori, ma anche per traguardare il futuro e vedere più in là. Ci sono delle pedine importanti in provincia di Imperia e Ioculano, tesserato Pd, è una risorsa per il partito. Un giovane ben motivato”.
“Io sto lavorando su Ventimiglia e cerco di fare bene il mio lavoro per la città – dice con tanta umiltà da vendere il sindaco della città di confine – Qui faccio la gavetta e al futuro non ci penso proprio, ma è chiaro che gli elogi mi fanno piacere”.
A Ventimiglia si andrà alle urne tra quattro anni e tra cinque in Regione. “C’è tanto tempo davanti – dice Mannoni – Troppo presto per fare previsioni: Ioculano poi potrebbe decidere di ricandidarsi in Comune”.
Vero anche che avrebbe un anno di tempo per allenarsi e aprire i giochi di una campagna elettorale verso la Regione, a proposito di gavetta. “Impossibile pensare al futuro – mette le mani avanti Mannoni – Ora pensiamo al congresso poi si vedrà certo è che Ioculano è un giovane che farà strada. E’ pure sempre il sindaco di una città importante come Ventimiglia e di che cose da fare lì adesso ce ne sono molte”, sottolinea il segretario del partito.
Una cosa è certa: ora ci sono le nuove leve come Ioculano su cui il centrosinistra, almeno a ponente, può puntare su una ripartenza. Da qui al congresso, tra dibattiti nei circoli, nelle segreterie potrebbero saltare fuori altre idee per ripartire dal 31 maggio dove la barca del Pd era finita in secca.