Emergenza profughi, a Triora arrivano 20 profughi saranno ospitati al Poggio

29 agosto 2015 | 17:49
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Emergenza profughi, a Triora arrivano 20 profughi saranno ospitati al Poggio

I profughi destinati a questa zona provengono tutti dai recenti sbarchi sulle coste siciliane

Triora.La riunione che si è svolta all’ora di pranzo nel salone delle feste della Pro Loco con almeno un centinaio di persone è stata accesa. Durante l’incontro non  sono mancati contrasti e malumori tra i residenti, ma era scontato. L’arrivo di “nuovi ospiti” preoccupa la gente abituata a vivere in tranquillità in piccoli paesi lontano dalla costa.

Alla fine gli abitanti di Triora e in particolare quelli della frazione di Verdeggia dovranno mettersi col cuore in pace: almeno una ventina di profughi (ma il numero potrebbe essere anche maggiore ndr) la settimana prossima arriverà in Valle Argentina. 

“Non l’abbiamo deciso noi – mette le mani avanti il sindaco del paese Angelo Lanteri – è un provvedimento deciso dalla Prefettura di Imperia”.  
La nazionalità degli immigrati destinati al “paese delle streghe” è ancora sconosciuta, ma si sa invece il posto dove andranno a dormire: si tratta dell’ex albergo Il Poggio chiuso da diversi anni di proprietà delle suore di Santa Marta.

“Il privato – spiega il primo cittadino – si è messo d’accordo con l’Ancora che gestisce questa emergenza. Avranno gli allacci di acqua e luce e gli immigrati avranno la disponibilità di quella struttura”. E’ probabile che l’amministrazione comunale, come già accaduto in altre occasioni in Comuni della provincia, decida di impiegare i migranti in interventi di manutenzione del paese. “Qui a Triora come altrove sono tanti e un bel po’ di braccia servono sempre”, dicono in coro gli abitanti che hanno chiesto al sindaco di inviare una lettera al Prefetto con la quale tuttavia non accettano di buon grado il provvedimento che è stato adottato.

I profughi destinati a questa zona provengono tutti dai recenti sbarchi sulle coste siciliane e in molte altre località della provincia, già duramente investita con l’emergenza di Ventimiglia, si teme che possano arrivare altri migranti in zone dove è già difficile garantire i servizi ai cittadini per via dei tagli decisi dal Governo.