Emergenza cinghiali, Presidente Provincia Natta: “Dopo il riordino abbiamo le mani legate”

“E in questo contesto il caso del settore Caccia e Pesca è emblematico”
Anche nell’Imperiese, da tempo, la folta presenza dei cinghiali sul territorio è un grave problema da affrontare. A complicare le cose è stato il recente riordino delle funzioni della Regione e della Provincia.
Di fatto, tale riordino, ha “legato” le mani alla Provincia, sino all’anno scorso assai sensibile all’emergenza-ungulati, e quindi assai intraprendente in tema di caccia e di pesca e quindi di controllo della fauna selvatica.
In tale situazione diventa impossibile per l’Amministrazione autorizzare di nuovo e pianificare battute selettive di caccia al cinghiale prima dell’imminente stagione venatoria, battute indispensabili anche per prevenire possibili ulteriori danni alle coltivazioni (soprattutto vitigni e colture floricole) provocati dagli ungulati. Che la situazione sia tutt’altro che sotto controllo non lo dicono solo le scorrerie dei cinghiali nelle coltivazioni. Recentemente nel Ventimigliese, una donna, nel tentativo di difendere il suo cane, è stata aggredita da un cinghiale, e cadendo si è procurata ferite guaribili in pochi giorni.
“Incontreremo presto la Regione con l’auspicio di poter concordare azioni congiunte e interventi indispensabili a garantire sicurezza e controllo – dice il Presidente Fabio Natta – ma prima è necessario addivenire ad un accordo chiaro su quali funzioni la Regione intende di nuovo delegarci, e su quali e quante risorse finanziarie potremo contare. E in questo contesto il caso del settore Caccia e Pesca è emblematico. Si tratta di funzioni riguardanti il controllo faunistico, i censimenti della selvaggina e la vigilanza venatoria, che la Regione, per carenza di un proprio Corpo di polizia, non è in grado di esercitare direttamente”.