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“Bajardo ricorda Rubino”: prosegue con grande successo la manifestazione dedicata a Antonio Rubino

10 agosto 2015 | 12:14
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“Bajardo ricorda Rubino”: prosegue con grande successo la manifestazione dedicata a Antonio Rubino

Applausi per Libereso Guglielmi e grande apprezzamento per degustazione della crema Marronita preparata da Claudia, chef del ristorante Au Casun

Bajardo. Un numeroso pubblico ha partecipato ieri alla seconda giornata della manifestazione “Bajardo ricorda Rubino” giunta alla VI edizione con la direzione artistica di Claudio Porchia e promossa dall’Amministrazione comunale.

La rassegna prevede un ricco e intenso programma per ricordare la figura di Antonio Rubino, l’importante illustratore e disegnatore, morto a Baiardo il 1 luglio 1964.

Dopo l’inaugurazione della mostra “I libri e il pane di A. Rubino” con la presenza di Bruno Gambarotta, ieri si è svolto l’incontro con Libereso Guglielmi, giardiniere, ma anche disegnatore e allievo di Rubino preceduta dalla degustazione della crema Marronita, di cui Rubino aveva curato la campagna pubblicitaria. Preparata da Claudia, chef del ristorante Au Casun, la crema è stata molto apprezzata dai bambini, ma anche dai grandi, che hanno così potuto provare la crema, che la Motta aveva lanciato nel 1934.

La manifestazione dedicata a Rubino si è intrecciata ieri con la festa della Lavanda che ha animato per tutto il giorno il paese con bancarelle, laboratori, animazione per bambini e la presentazioni di libri.

“Per ricordare Antonio Rubino – spiega Claudio Porchia curatore della rassegna – in questa VI edizione abbiamo scelto il tema dell’alimentazione per legarci ai temi dell’Expo 2015, ma anche per
scoprire una parte della sua opera poco conosciuta, ma ugualmente importante.

L’idea quindi di indagare il mondo di Rubino attraverso il cibo ci è parsa immediatamente suggestiva. Antonio Rubino nel 1934 disegnò le avventure di Pentolino e Guà-Guà, un’assortita coppia formata da un piccolo imbroglione e da un papero ammaestrato che spendevano il ricavo delle loro truffe in fumanti piatti di lasagne.

Erano anni di crisi, forse non si moriva di fame, ma si tirava la cinghia e molti sognavano un bel pranzetto. Pentolino era un po’ come Poldo, l’amico di Braccio di Ferro, che però si accontentava solo di una montagna di panini, mentre lui preferiva le Lasagne fatte in casa: un imbroglione, ma gourmet.”

Ed è proprio Pentolino delle Lasagne, che fa parte dell’opera meno conosciuta di Antonio Rubino, il protagonista di una parte della mostra “I libri e il pane” con dieci tavole, che raccontano alcune
delle sue simpatiche ed allegre avventure.

Le lasagne di cui Pentolino era goloso, sono in realtà le farfalle fatte in casa con il pizzico, un piatto sempre presente nella cucina bajocca nelle due versioni bianche o verdi, che si troveranno per tutto il mese di agosto nel menù del ristorante Au Casun, dove sarà possiboile anche provare la crema Marronita.

Il programma prevede per domenica 16 agosto sempre alle 18.00 la conferenza dello studioso Marco Cassini sul tema Rubino e la Grande Guerra, e nella giornata del 23 agosto la conferenza dall’architetto Poalo Maccabei sui disegni di Rubino della sala Alba della villa Gonzaga di Olgiate Olona.