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Arrestati i pusher della bella vita tra Imperia e Albenga

11 agosto 2015 | 10:57
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Arrestati i pusher della bella vita tra Imperia e Albenga

Sono due nordafricani pedinati a lungo dai carabinieri

Alassio. B.E.H. M., 30enne, originario del Marocco e Z.F. 30enne, originario della Tunisia, entrambi domiciliati in Albenga sono stati arrestati dai carabinieri. Sono considerati i pusher della bella vita della Baia del Sole di Alassio. Avevano allestito un fiorente traffico di sostanze stupefacenti del tipo hashish e cocaina.

L’indagine ha avuto origine nell’estate del 2014 dopo il sequestro di alcuni panetti di hashish nonché diversi grammi di cocaina a carico di due italiani residenti in riviera e legati alla vita notturna del litorale, in particolare uno dei due svolgeva proprio l’attività di pr in alcuni locali della zona. I militari sono riusciti ad individuare chi “riforniva” la zona e tutte le convergenze investigative hanno indirizzato le indagini verso i due soggetti destinatari dei provvedimenti. In particolare uno dei due conosciuto con il soprannome di Aldo, si è dimostrato vero punto di riferimento per il traffico e la vendita dello stupefacente in zona. Dall’inizio dell’attività sono stati sequestrati diversi quantitativi di stupefacente ed identificati più di 70 acquirenti.

Le oltre 1000 ore di attività tecnica, pedinamenti e osservazioni in particolari punti del territorio hanno permesso di evidenziare una vera e propria mappa dello spaccio che avveniva nella città del muretto, ma la caratteristica che è emersa è che la quasi totalità degli acquirenti appartiene a quella categoria d’insospettabili frequentatori della vita notturna e amanti della “Bella Vita” commercianti, imprenditori nei vari settori, e professionisti provenienti anche della provincia d’Imperia e della vicina Albenga con una caratteristica in comune: il numero dello Zio Aldo in memoria nel cellulare da contattare per una dose.

Lo spacciatore, una volta contattato, raggiungeva anche in taxi l’acquirente, lo scambio avveniva talvolta anche all’interno dei locali notturni, era solito infatti frequentare durante la sua attività ristoranti, pizzerie e discoteche. I due pusher sono stati direttamente rinchiusi al Sant’Agostino di Savona.