Alice Salvatore (M5S): “Toti ripassi il vocabolario italiano”

“Intanto le piogge sono arrivate in Liguria, e per adesso di provvedimenti per la manutenzione neanche l’ombra.”

Genova. “Aspettiamo con ansia di scoprire cosa sia il “Grow Act” per la Liguria, il provvedimento che oggi Giovanni Toti definisce “non autartico, ma partecipato”.
Toti dovrebbe ripassare il vocabolario italiano, però, perché l’autarchia non si contrappone affatto alla partecipazione… (come il suo “non autartico, ma partecipato” vorrebbe farci credere…)
Da come si esprime l’ex europarlamentare record di assenteismo, pare voglia rassicurare i cittadini liguri che non si tratterà di un provvedimento “autoritario”, “unilaterale”, o qualcosa del genere.
Però, Bubu, autaCHico significa: “Indipendente da un sistema economico esterno, un’indipendenza ottenuta cercando di produrre all’interno tutti i beni e servizi di cui si ha bisogno”.
In che modo questo si contrapponga alla partecipazione dei cittadini lo sa solo lui!
La confusione linguistica totiana però non si ferma qui.
Evidentemente sente l’irresistibile necessità di denominare un provvedimento LIGURE usando un termine inglese.
Per carità, nulla contro l’inglese (da parte di un’anglista come me poi), il problema è un altro. Il problema è che quando il fiorentino condannato in primo grado (per me tale e quale il nostro Toti di turno) sceglie nomi anglofoni per provvedimenti italiani: sono GUAI!!! Uno per tutti il “Jobs Act”…
E poi Toti non indovina proprio per niente l’indole di noi liguri, che non apprezziamo affatto etichette posticce con termini stranieri per ciò che riguarda la nostra terra!
Ma forse Toti preferisce l’inglese perché con l’italiano proprio non ci azzecca 🙂
Aspettiamo col fiato sospeso. E spero ci stupisca positivamente.
Intanto le piogge sono arrivate in Liguria, e per adesso di provvedimenti per la manutenzione neanche l’ombra.”