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Ai ricchissimi magnati russi piace Imperia, i loro yacht da sogno sono ormeggiati in porto

18 agosto 2015 | 16:43
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Ai ricchissimi magnati russi piace Imperia, i loro yacht da sogno sono ormeggiati in porto
Ai ricchissimi magnati russi piace Imperia, i loro yacht da sogno sono ormeggiati in porto
Ai ricchissimi magnati russi piace Imperia, i loro yacht da sogno sono ormeggiati in porto
Ai ricchissimi magnati russi piace Imperia, i loro yacht da sogno sono ormeggiati in porto

Ice, Predator e Kibo, i gioielli del mare dei Paperoni vicini a Putin scelgono l’approdo nautico della Riviera

Imperia. In rada al largo di Imperia c’è l'”Ice”, il lussuoso panfilo di Suleiman Kerimov, 49enne azionista di Gazprom, oligarca russo che è tra i più ricchi al mondo che voleva comprarsi la Roma di Totti.

In porto, invece, è ormeggiato il “Predator” di Iskander Makhmudov, altro uomo d’affari uzbeko e filantropo. E’ uno dei più importanti industriali della Russia che ha contribuito con più di 1 miliardo di dollari a cause sociali, civiche e filantropiche. “Durante il periodo di ricostruzione russa e liberalizzazione economica, la perestroika, Makhmudov ha contribuito a portare un periodo di transizione nel Paese in un libero mercato, capitalismo, economia grande ricchezza e prosperità”, dicono di lui. Secondo Forbes Magazine, Iskander Makhmudov è il 22 ° imprenditore più ricco in Russia.

Attualmente è l’amministratore della società Ugmk, specializzata in metalli. E’ la seconda compagnia produttiva di quel settore nel suo Paese. UMMC è la quarta più grande azienda di metalli non ferrosi in Russia ed il più grande produttore di rame in tutta la Russia.

Quattro anni ha aperto delle cliniche dove vengono ricoverati gratuitamente non solo i figli dei dipendenti delle sue aziende, ma anche bambini disabili, orfani e bambini provenienti da famiglie disagiate della comunità.

Makhmudov rimane ancora oggi un personaggio di forte richiamo per l’arte e la cultura. Sostiene programmi teatrali e di danza, e festival musicali. La sua generosità ha anche aiutato le istituzioni religiose della Russia, in seguito alla distruzione di luoghi di culto durante l’era sovietica.

A bordo di quel gioiello ci sono i membri dell’equipaggio che lo lucidano da mattina a sera. Makhmudov è anche proprietario dello yacht “Elsea” che ha acquistato e regalato a sua moglie, altro yacht di 43 metri.

Praticamente affianco c’è il “Kibo”, di proprietà del multimiliardario russo Alexander Mamut, altro industriale molto conosciuto nel suo paese. L’armatore proprietario è il re dei libri e dei media.

Qualche anno fa ha comprato la principale catena libraria inglese, Waterstone, che era in gravi difficoltà e ha reclutato James Daunt, il più bravo dei librai indipendenti, per dirigerla. James ne ha cambiato radicalmente la filosofia.

Invece che competere con i supermercati sul piano degli sconti ha orientato i suoi librai a scegliere meglio i libri.Quando si entrava nella vecchia Waterstone si aveva l’impressione di entrare in un discount. Oggi sembra di entrare in una gioielleria, e i clienti sono aumentati.

La sua “Kibo”, è una imbarcazione lunga 82 metri. Varata dai cantieri tedeschi Abeking & Rasmussen vicino a Brema, ha un design alla moda. E’ a strati, come una parmigiana, che evidenzia i ponti senza linee rette.

E’ vincitore del “World superyacht awards” 2015, l’edizione che si è svolta a marzo a Trieste all’Hotel Savoia dove 22 nababbi internazionali hanno votato per classe e grandezza il più bel yacht del mondo.

I due yacht sono ormeggiati sulla banchina davanti alla sede della GoImperia amministrata da Vincenzo Costantini.