Operai ex Tradeco da tutelare, i sindacati “bussano” in Prefettura

17 luglio 2015 | 13:40
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Operai ex Tradeco da tutelare, i sindacati “bussano” in Prefettura

Trattative e riunioni per capire il futuro dei dipendenti che due anni fa era stati assorbiti dalla ex EcoImperia

Imperia. Centocinquanta dipendenti, ormai ex Tradeco, rischiano di restare senza un posto di lavoro. Nelle aziende pronte a subentrare alla societá di Altamura che si occupa di raccolta e smaltimento dei rifiuti, ci sarebbe posto solo per 88 di loro.

Stamane i sindacalisti di Cgil, Cisl, Uil e Fiadel, come anticipato ieri da Riviera24, hanno bussato in Prefettura “per capire che cosa ne sará degli operai ex Tradeco visto che si parla solo di nuovi appalti di servizio e la situazione degli organici é e resta indecifrabile”. E al prefetto hanno chiesto di parlarne con i sindaci di tutto il comprensorio. “E’ necessario trovare un modo, magari automatico, di licenziare e assumere il personale anche per il periodo transitorio di sei mesi. E’ necessario quindi garantire i livelli occupazionali e salari e diritti previsti dal contratto ccnl di settore”, ha precisato Alessandro Leuzzi della Cisl. Al momento dunque lo sciopero é stato scongiurato.

Il 20 giugno 2013 i 150 operai, assorbiti dalla ex EcoImperia, credevano di aver trovato sicurezza salariale. Tutto é filato liscio per un po’ con l’azienda barese della famiglia Columella che aveva investito 30 milioni di euro per un appalto da 90 per sette anni di servizi. Poi sono arrivati i primi problemi: stipendi in ritardo, operai in sciopero, sindacati impegnati a trattative bollenti con il Comune di Imperia, ente capofila dell’appalto, a trovare soluzioni quasi sempre tampone. Due anni dopo, si é arrivati al capolinea della storia: il Comune di Imperia ha deciso di dire addio alla Tradeco. I sindacati si sono cosi ritrovati a dover gestire la classica patata bollente: operai preoccupati e le loro famiglie che rischiano di rimanere senza soldi in cassa. Una storia quasi parallela a quella dell’Agnesi. Il lavoro c’é ma solo per ora. Il futuro é una grande incognita.