Oggi la Chiesa festeggia l’apostolo Giacomo, fratello di Giovanni, figlio di Zebedeo
In San Giacomo la tradizione popolare spagnola vedeva il liberatore e il difensore contro il dominio islamico, di qui i pellegrinaggi per ottenere protezione. Oggi altre sono le motivazioni
A questo Santo è legata un’antica tradizione, il Cammino di Santiago, sul quale da secoli transitano numerosi pellegrini per raggiungere Compostela in Galizia. Il Cammino di Santiago di Compostela è legato alla presenza della tomba di Giacomo il Maggiore e al suo ritrovamento.
Racconta la “Legenda aurea” che l’apostolo evangelizzò le popolazioni dell’estremo ovest della penisola iberica, poi tornò in Palestina dove nel 44 fu decapitato per ordine di Erode Agrippa. I suoi discepoli con una barca, guidata da un angelo, portarono il suo corpo in Galizia e lo seppellirono in un bosco presso Iria Flavia, il porto più importante della regione.
Nei secoli la memoria della tomba, a causa delle persecuzioni, andò perduta fino a che nel 813 un eremita, Pelagio, fu preavvertito da un angelo e da strane luci simili a stelle sul monte Liberon, per cui il Vescovo Teodomiro seguendo quei segni, vi scoprì una tomba d’epoca romana con tre corpi, uno aveva la testa mozzata e una scritta: “Qui giace Jacobus, figlio di Zebedeo e Salome”.
Così ha origine il culto in Santiago de Compostela (Campus stellae – campo della stella), e la “Peregrinatio ad limina Sancti Jacobi”, che si estesero gradatamente a tutta l’Europa. Distrutta dai musulmani nel 997, il Vescovo Diego Xelmirez iniziò la trasformazione della città in luogo di culto e di pellegrinaggio terminando la costruzione della Cattedrale e arricchendola di numerose reliquie.
In San Giacomo la tradizione popolare spagnola vedeva il liberatore e il difensore contro il dominio islamico, di qui i pellegrinaggi per ottenere protezione. Oggi altre sono le motivazioni.
C’è chi percorre il Cammino per compiere un percorso, riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio dell’umanità, altri con lo spirito del vero pellegrino affrontano disagi, sacrifici, uniti alla preghiera per ottenere dalla misericordia del Signore, tramite l’intercessione dell’apostolo, una rinnovata vita cristiana. Un’esperienza unica e importante.
(di Don Giacomo Simonetti)