Nell’Imperiese c’è fiducia tra le aziende per una ripresa economica
Analisi sull’andamento economico in provincia illustrate dalla Confcommercio
Imperia. La buona notizia é che nel primo semestre 2015 c’é fiducia tra le imprese della provincia di Imperia circa la situazione economica generale del Paese. Il saldo tra nuove iscrizioni e cessazioni é però negativo: – 804 imprese (-128 del terziario, -676 degli altri settori).
“Ci sono luci e ombre – ha sottolineato il presidente provinciale della Confcommercio di Imperia durante l’assemblea della associazione di categoria alla Camera di Commercio di Imperia – Voglio essere ottimista: con la sinergia con la Regione e i sindaci forse riusciamo a trovare una strada per rilanciare il nostro territorio. Ci voglio credere, tutti insieme dobbiamo fare squadra. Apriamo quindi un confronto con le istituzioni aperto e costruttivo per invertire la rotta e trovare nuove forze. Dobbiamo essere fiduciosi e avere dei segnali riscontrabili”.
E Lupi ha consegnato un documento all’assessore regionale Marco Scajola che era stato sottoscritto dai candidati prima delle elezioni di maggio. Contiene le richieste della Confcommercio ma che sono anche proposte di dialogo per una ripresa rapida del territorio provinciale.
Altro dato interessante é che aumenta la capacitá finanziaria delle imprese della provincia di Imperia che si posizionano meglio rispetto alla media nazionale, ma ancora indietro rispetto alla media del Nord Ovest. E’ stato il direttore provinciale della Confcommercio Claudio Roggero ad illustrare i dati economici relativi alla provincia di Imperia. É in lieve crescita la percentuale di imprese che si recano in banca per chiedere un credito (19,1%). Inoltre, entro la fine del 2015 é prevista la nascita di 1.708 nuove imprese: 1.156 imprese del terziario, 552 imprese degli altri settori di attivitá economica. Ma nello stesso periodo é prevista la cessazione di 2.512 imprese.
“Stiamo vivendo un momento di grandi cambiamenti e quindi anche quello che succederá in Grecia e con l’Euro inciderá sicuramente sul nostro sistema economico. Dobbiamo allora confrontarci sulle nostre capacitá e sui nostri ruoli- Franco Amadeo, presidente della Camera di Commercio di Imperia – spariranno le Province, resteranno la Regione e i Comuni. La prima avrá un ruolo strategico fondamentale soprattutto in Liguria dove però manca la forza di fare squadra. Un esempio é il turismo che al momento non é né organizzato né programmato. Il nostro ente ha fatto grandi cose in questi cinque anni e mezzo di amministrazione sforzandoci ad esempio nel settore turistico aumentando gli arrivi e le presenze dei francesi. Qui trovano diversi elementi come la dieta mediterranea. E la Camera di Commercio di Imperia sará in vetrina all’Expo di Milano, abbiamo dato contributi a diverse organizzazioni di eventi come il premio Strega, le Vele d’Epoca. Attraverso la Camera di Commercio é aumentato anche l’export con le nostre eccelenze. Da ricordare che siamo leader nel mondo come la floricoltura”.
“La nostra Provincia fa regia non siamo più solo interlocutori e quindi crediamo che anche il nostro ruolo é complesso. Siamo in un’epoca di cambiamenti e allora é nostro compito quello di programmarlo senza subire e noi vogliamo fare la nostra parte”, ha detto il presidente della Provincia di Imperia Fabio Natta.
E Marco Scajola, neo assessore regionale, ha parlato del “grave problema della burocrazia. Ma sottolineo che una riforma degli enti era necessario. Non mi sorprende il taglio delle risorse alla Province, come sono convinto che sia necessario ad aprire un dialogo e pensare ad una macroregione e per questo motivo mi piace ricordare i nostri rapporti con la Lombardia, ma siamo aperti anche al Piemonte e alla Toscana. In questi giorni stiamo facendo un’analisi economica degli assessorati, ognuno di noi però deve intervenire con una sburocratizzazione senza più dover legiferare”.