Migranti, Bajardo al collasso: si dimette l’intero consiglio comunale e sono in arrivo altri 10 profughi in serata

24 luglio 2015 | 17:00
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Migranti, Bajardo al collasso: si dimette l’intero consiglio comunale e sono in arrivo altri 10 profughi in serata

Il sindaco: “Io ho dato le dimissioni, turisti e residenti ieri sera in consiglio comunale mi hanno insultato a morte, gente infuriata in questo modo non l’ho mai vista!”

Bajardo. Il consiglio comunale dei veleni che si è concluso con le dimissioni dell’intero consiglio comunale, dal sindaco all’opposizione. Il perchè? Da alcuni giorni nel piccolo paese sono ospitati circa 30 profughi, di età tra i 18 e 25 anni, presso l’ex caserma del Corpo Forestale dello Stato e la maggior parte degli abitanti del borgo non vede di buon occhio la presenza dei profughi. Una consigliera di minoramza, Paola Bergamini, era stata presa di mira su Facebook da alcuni residenti per le sue vedute troppo progressiste e solidali verso i migranti ospitati a Bajardo.

Il sindaco Littardi raggiunto telefonicamente da Riviera24 ha affermato: “Loro non li vogliono – riferito agli abitanti di Bajardo -, non vogliono che stiano in paese ma purtroppo non dipende dal comune, sono direttive che giungono dalla Prefettura. La situazione è grave perchè i 30 migranti presenti in paese sono il 20% della popolazione totale di Bajardo ma soprattutto non abbiamo ne vigili, ne carabinieri presenti in paese e la polizia viene su una volta al giorno.”

Ancora il sindaco: “Io ho dato le dimissioni, turisti e residenti ieri sera in consiglio comunale mi hanno insultato a morte, gente infuriata in questo modo non l’ho mai vista! La caserma dove sono ospitati – prosegue Littardi – è grande 150 metri quadrati, piuttosto ne rimangano la metà di profughi, perchè tutti lì non possono stare, poco spazio e due bagni per trenta persone è troppo poco.”

La situazione a Bajardo è drammatica, visto che stasera sarebbe previsto un nuovo arrivo di migranti, un’altra decina, per un totale di 40 persone in paese. I residenti della zona delle villette sono stati i primi a puntare il dito contro l’amministrazione comunale, perchè alcuni di questi profughi sarebbero stati visti nei giardini di abitazioni private e alcuni di loro avrebbero anche tentato approcci con delle giovani ragazze del luogo.

Il sindaco (e l’intero consiglio) ha 20 giorni di tempo per ritirare le dimissioni e lunedì sera incontrerà il prefetto per cercare di trovare una soluzione.