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Migranti a Bajardo, il vice sindaco: “Io non mi dimetto”

25 luglio 2015 | 16:44
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Migranti a Bajardo, il vice sindaco: “Io non mi dimetto”

130 abitanti e 30 profughi sistemati presso l’ex caserma del Corpo Forestale dello Stato e gli abitanti del borgo guardano con diffidenza questi giovani tra i 18 e i 25 anni

Bajardo. “Io non mi dimetto, non possiamo rischiare il commissariamento, altrimenti Bajardo diventa terra di nessuno”. Con queste parole Maddalena Moriano vice sindaco di Bajardo è decisa ad andare avanti e affrontare in prima persona l’emergenza profughi che ha colpito il piccolo paese alle spalle di Sanremo.

130 abitanti e 30 profughi sistemati presso l’ex caserma del Corpo Forestale dello Stato e gli abitanti del borgo guardano con diffidenza questi giovani tra i 18 e i 25 anni: “Addocchiano i bambini” o “Io ho i catenacci alle persiane”, queste alcune delle frasi sentite in giro per il paese che testimoniano timore ma anche rabbia per uno Stato che si è ricordato di Bajardo solo per inviare dei profughi e non per supportare la difficile vita dei borghi di montagna.

La vita intanto a Bajardo va avanti come sempre, le poche botteghe aperte, qualche bar e ristorante che cercano un po’ di ossigeno con l’arrivo dei turisti, dei proprietari delle seconde case. Ma il “problema” migranti rimane e lunedì faccia a faccia del sindaco dimissionario (solo lui ha dato le dimissioni e non tutto il consiglio come erroneamente scritto in un precedente articolo ndr) con il Prefetto per trovare una soluzione e soprattutto per non vedere marciare inferociti verso il municipio gli abitanti del paese.