Imperia, novità in diocesi: il Vescovo coadiutore Borghetti ha firmato il decreto per una nuova nomina

20 luglio 2015 | 12:23
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Imperia, novità in diocesi: il Vescovo coadiutore Borghetti ha firmato il decreto per una nuova nomina

A ricoprire l’incarico di Vicario Episcopale per il Coordinamento dell’attività pastorale è Don Pierfrancesco Corsi, classe 1969

Imperia. “Novità in diocesi. Il Vescovo coadiutore Borghetti ha firmato il decreto per una nuova nomina, mai esistita prima d’ora in Diocesi”. Così si legge sulla pagina diocesana dell’Avvenire di oggi in un articolo a firma di Eraldo Ciangherotti.

A ricoprire l’incarico di Vicario Episcopale per il Coordinamento dell’attività pastorale è Don Pierfrancesco Corsi, classe 1969, sacerdote dal 2009, viceparroco di San Bartolomeo al mare, assistente dell’Acr e collaboratore del Servizio diocesano di Pastorale Giovanile. A lui il Vescovo Borghetti ha chiesto di aiutarlo a «seguire e coordinare la fase di elaborazione e di attuazione del Progetto pastorale diocesano, verificandone la ricezione e l’applicazione negli Uffici di Curia, parrocchie, associazioni, gruppi e movimenti della diocesi. Assistere o sostituire il Vescovo nella presidenza del Consiglio pastorale diocesano, promuovendone l’attività in coordinamento con gli altri organismi diocesani e i Consigli pastorali vicariali. Tenere frequenti rapporti con i Vicari foranei, curando che le indicazioni pastorali del Vescovo vengano recepite e attuate a livello diocesano, vicariale e parrocchiale».

Il Vicario per la Pastorale appartiene di diritto al Consiglio episcopale. «Questa nomina, di cui
sono grato al Vescovo Borghetti, è una grande responsabilità – spiega Don Pierfrancesco – Papa Francesco nell’Evangelii gaudium afferma che “la Chiesa in uscita è la comunità di discepoli missionari che prendono l’iniziativa, si coinvolgono, accompagnano, fruttificano
e festeggiano”. Questo è il riferimento a cui guardare per poter camminare insieme, leggeri, portando Gesù
che guarisce».

Quali le prime urgenze pastorali? Per don Pierfrancesco occorre «lavorare in una logica sinodale, per far crescere il senso di appartenenza alla realtà diocesana. Popolo di Dio in cammino in questa realtà concreta, chiamati qui e ora a dare testimonianza del Dio che Gesù ci ha rivelato, che è misericordia e compassione. Penso sia necessario, come affermava
Paolo VI, annunciare il Vangelo ascoltando la storia. Bisogna porci in ascolto per cogliere le urgenze e i bisogni che attraversano l’uomo oggi. Una Chiesa aperta all’azione dello Spirito, con lo sguardo fisso su Gesù, è una Chiesa capace di comunicare vita».