Ecco l’ordinanza anti-prostituzione: fino al 30 settembre multe salate per chi va con le “lucciole”

Sanremo. Anche nella città dei fiori torna l’ordinanza anti-prostituzione, uno strumento atto a reprimere oltre il fenomeno stesso della prostituzione anche i collegamenti con gravi episodi criminali, quali sfruttamento, atti di violenza e rapine, sia in danno di terzi sia in danno di persone dedite al meretricio. Il tutto raggiunge il suo più alto picco nella stagione estiva. Ecco i punti salienti del testo dell’ordinanza firmata dal sindaco Biancheri:
Fino al 30 settembre è vietato nella zona di ponente, dall’inizio corso Imperatrice fino al confine con Ospedaletti, nella zona di levante, da piazza Colombo fino al confine con Arma di Taggia
1. è vietato a chiunque contrattare avvero concordare prestazioni sessuali a pagamento, oppure intrattenersi, anche dichiaratamente solo per chiedere informazioni, con persone che esercitano l’attività di meretricio su strada o che per l’atteggiamento, ovvero per l’abbigliamento ovvero per le modalità comportamentali manifestano comunque l’intenzione di esercitare l’attività consistente in prestazioni sessuali. Se l’interessato è a bordo di un veicolo, è vietato al conducente effettuare fermate, anche di breve durata, accostarsi, eseguire manovre pericolose o di intralcio alla circolazione stradale, al fine di chiedere informazioni, contrattare, concordare prestazioni sessuali con persone dedite al meretricio su strada o, che per il loro atteggiamento, – 3– abbigliamento e modalità di approccio, manifestino l’intenzione di esercitare prestazioni sessuali; consentire la salita sul proprio veicolo di una o più persone come sopra individuate costituisce conferma palese dell’avvenuta violazione della presente ordinanza;
2. è vietato, in luoghi pubblici, spazi aperti o visibili al pubblico, assumere atteggiamenti, modalità comportamentali ovvero indossare abbigliamenti che manifestino inequivocabilmente l’intenzione di adescare o esercitare l’attività di meretricio e tali da offendere la pubblica decenza e il decoro della città.
La sanzione può arrivare fino a 500,00 euro.