“..E le stelle stanno a guardare”, il tributo di Apricale al regista Tonino Conte

27 luglio 2015 | 12:55
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“..E le stelle stanno a guardare”, il tributo di Apricale al regista Tonino Conte

Pertanto il riconoscimento che si sta esaminando rappresenta per lo stesso un grande valore emotivo e di affetto

Apricale. L’amministrazione comunale di Apricale intende onorare con il riconoscimento della cittadinanza onoraria il regista Tonino Conte che è l’ideatore dell’iniziativa “..E le stelle stanno a guardare” interpretato dal Teatro della Tosse di Genova. “Quella che inizialmente poteva considerarsi come una semplice rappresentazione teatrale – ha affermato il sindaco di Apricale -, Tonino Conte con lo spirito innovativo e temerario, alla fine degli anni ’80, ha avuto l’ardire di proporre uno spettacolo che coinvolgesse l’intero Paese, nella sua caratteristica strutturale, ma anche partecipazione attiva della popolazione. L’esperimento è stato coronato da enorme successo, con la presenza in ogni stagione di migliaia di presenze e spettatori, tanto che nel corso dei 26 anni di rappresntazioni, ha assunto oltre al valore artistico, anche culturale, sociale ed anche economico.”

“Una cittadinanza onoraria – prosegue il sindaco Silvano Pisano – significa dare ospitalità a una “persona”, la cui presenza, onora il nostro paese; mentre, da parte di chi la riceve essa rappresenta il segno ideale di appartenenza a questa comunità. Perché un tale riconoscimento a Tonino Conte? Perché ha rappresentato uno dei fattori principali per lo sviluppo turistico del nostro Paese, da quando nel lontano 1989 puntava tutta la sua creatività artistica in un progetto che negli anni è divenuto un evento unico ed accostabile esclusivamente ad Apricale, creando un binomio insostituibile. La sua professionalità, la passione e la cura con cui ha svolto il proprio lavoro di Direttore Artistico e regista, ha comportato, insieme ad altre iniziative di sviluppo avviate nello stesso periodo, in un primo momento, modifiche agli usi e costumi della comunità, che successivamente si sono radicate e consolidate. Oggi Apricale, nel contesto dei Comuni liguri, rappresenta sicuramente una unicità, una particolarità che ne fa un paese ad altissima incidenza turistica, non solo fluttuante, bensì stanziale. A tale risultato, si ritiene a ragione veduta, che abbia contributo anche l’opera prestata da Tonino Conte.”

Il Sindaco dà inoltre atto che lo stesso, ormai ottantenne e con gravi difficoltà di mobilità, non ha più modo di seguire in prima persona la sua “creatura apricalese” verso la quale rivolge grande attenzione ed emozione. Pertanto il riconoscimento che si sta esaminando rappresenta per lo stesso un grande valore emotivo e di affetto.

Tonino Conte è nato a Napoli nel 1935. Nel 1938 la sua famiglia si è trasferita a Genova. Nel 1959 è entrato come direttore di scena nella compagnia teatrale La Borsa di Arlecchino, diretta da Aldo Trionfo, diventando amico di Emanuele Luzzati e Giannino Galloni. Chiusa l’anno seguente l’avventura della Borsa, ha continuato ad occuparsi di teatro organizzando spettacoli di Carmelo Bene, Carlo Quartucci e altri, sempre in stretta collaborazione con lo scenografo Giancarlo Bignardi. Nel 1966 l’esperienza con Trionfo a Roma, nella taverna di via Margutta, con due spettacoli: il Synket, numero 1 e 2. Nello stesso anno scrive il suo primo testo teatrale, Gargantua Opera. Con Aldo Trionfo scrive tre testi:Sandokan, Margherita Gautier, andato in scena alla Biennale di Venezia, ed Ettore Fieramosca. Nel 1968, per il Teatro Universitario di Genova, la prima regia: Ubu Re di Alfred Jarry, con cui inizia la collaborazione con Emanuele Luzzati, che firma le scene e i costumi. Lo spettacolo è premiato a vari festival internazionali. Nello stesso anno ha scritto e diretto uno dei primi veri spettacoli per le scuole – allora imperversavano solo “animazioni” con i ragazzi –  per conto del Piccolo Teatro di Milano.  Da quell’anno, ha cominciato a scrivere e dirigere, senza sosta, spettacoli per ragazzi e per adulti, alcuni ripresi dalla tv.  Nel 1975 ha fondato con Emanuele Luzzati, Aldo Trionfo, Giannino Galloni, Rita Cirio, Maria De Barbieri e un gruppo di attori il Teatro della Tosse, di cui oggi è Presidente Onorario. Ha pubblicato numerosi libri e diretto spettacoli e opere liriche, tra gli altri, per il Festival del Teatro Antico di Siracusa, la Fondazione Arena di Verona, il Teatro Carlo Felice di Genova, il Teatro Regio di Torino, il Maggio Musicale Fiorentino, l’Accademia Filarmonica Romana, il Centro Santa Chiara di Trento. Per i numerosi spettacoli in grandi e inconsueti spazi all’aperto (Forte Sperone, Diga Foranea, l’ex capannone industriale della Fiumara, per citare quelli a Genova), di grande successo di pubblico, che sono diventati uno dei tratti distintivi e punti di forza del Teatro della Tosse, il 3 ottobre 2003 ha ricevuto la laurea ad honorem in Architettura dalla Facoltà di Camerino. Nel 2002 ha ricevuto il Premio Mondello per il romanzo L’Amato Bene. Nel settembre  2005 gli viene conferito il Grifo D’Oro dal Sindaco di Genova Giuseppe Pericu. Premio Vallecorsi per il Teatro 2007. Onorificenza di Commendatore della Repubblica il 2 giugno 2008. Negli ultimi tempi si sta dedicando alla creazione di collage – i Falsi d’Autore – a cui sono dedicate diverse mostre: esposti nel settembre 2009 all’Oratorio dei Disciplinanti a Finale Ligure e a Palazzo Ducale in occasione del FestivalForme del Pensiero che Ride nel maggio 2010, con la presentazione di Gino Paoli, e poi ad Albissola Marina alla Galleria Il Bostrico, con il titoloLa sostanza dei Sogni. Altre mostre al Castello di Apricale e al Castello di Rocca Grimalda (AL), a Torino, alla Galleria Davico, insieme ad opere di Emanuele Luzzati, e a Palermo, alla Galleria Le Nuvole, insieme ad opere di Santuzza Calì. Da qualche anno, nella sua cascina San Biagio nell’Alto Monferrato, ha dato avvio a un  ad Agriteatro un cantiere d’arte e di teatro.