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Attimi di Papa Francesco – il tocco del Suo Amore

13 luglio 2015 | 10:08
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Attimi di Papa Francesco – il tocco del Suo Amore

Confrontiamoci ancora con le parole del Santo Padre a Santa Cruz: “…Non è necessario escludere nessuno,non è necessario che alcuno se ne vada; basta con gli scarti, date loro VOI STESSI DA MANGIARE.”

<> (1Re 19,7-8)

Il cammino del profeta Elia simboleggia il corso della nostra esistenza in modo chiaro: ogni volta che i nostri progetti si interrompono e la sfiducia cerca di stabilirsi nel nostro cuore dobbiamo solo non cadere in tentazione e lasciarci toccare dall’angelo che altro non é se non L’Amore di Colui che mai ci abbandona.

Un tocco che diventa forza vitale ogni volta che ci nutriamo di Gesù Eucarestia, perché è suo il potere di ri-crearci trasformando ogni nostro anelito in gioia di paradiso.

Lasciarci sfiorare dal Signore è un invito a pragmatizzare ogni parola del Vangelo, ogni insegnamento del Maestro, inserendo tutto nel nostro contesto perché solo Lui ha la possibilità di disfare la nostra angoscia, i nostri fallimenti per farci ripartire sorretti dall’unico Pane in grado di saziarci.

Occorre solo la capacità di analizzare il nostro essere esplorando la nostra miseria e incarnando nelle nostre ossa, nelle nostre capacità cognitive uno stato di umiltà con cui dobbiamo imparare a scendere per poi essere innalzati dalla Sua Grazia; sono i paradossi di Dio che non seguono la logica del mondo,anzi scandalizzano. << Beati i poveri in spirito, perché di essi é il regno dei cieli >>(Mt 5,3).

Papa Francesco durante la S.Messa presieduta nella Piazza di Cristo Redentore a Santa Cruz lo scorso 9 luglio, si commuove vedendo le mamme boliviane che portano il peso dei loro figli sulle spalle: <<...Portano su di sé la vita ...le ragioni della loro gioia, delle loro speranze... Ma portano sulle loro spalle anche disillusioni, tristezze,amarezze...>>

Le loro mani dedite al lavoro forse non hanno mai avuto il privilegio di sfogliare un libro o di stringersi nell’armonioso accordo di lode al Signore senza avvertire la rugosità della pelle e la fatica nell’articolare le proprie dita; consumate nel silenzio per amore dei propri figli, della propria famiglia,dell’Unico Signore Redentore. Potremmo dire Essenzialità del Pane Eucaristico.

Dobbiamo imparare a scomodare Dio,a bussare,a chiedere e cercarLo là dove Lui ci desidera per assecondare la sua volontà e diventare così missionari gioiosi, portatori dell’Unico Pane Spezzato in grado di sfamare il bisogno di amore nel mondo, senza paura di essere esclusi perché includiamo proprio coloro che nessuno vuole perché privi di riconoscimenti sociali.

Confrontiamoci ancora con le parole del Santo Padre a Santa Cruz:<<...Non è necessario escludere nessuno,non è necessario che alcuno se ne vada; basta con gli scarti, date loro VOI STESSI DA MANGIARE.>

(di Rossana Morisi)