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Usura e estorsione, De Iaco condannato a 8 anni

16 giugno 2015 | 11:56
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Usura e estorsione, De Iaco condannato a 8 anni

Il pubblico ministero Alessandro Bogliolo aveva chiesto una condanna a 12 anni di pena e un anno e 8 mesi per la moglie (assolta)

Imperia. E’ arrivata la sentenza per Andrea De Iaco, accusato di usura ed estorsione.

Il pubblico ministero Alessandro Bogliolo, nel corso della penultima udienza del dibattimento con diversi testimoni che avevano sfilato in aula, aveva chiesto 12 anni di carcere. Ma questa mattina il collegio del tribunale di Imperia presieduto da Donatella Aschero, a latere Lungaro e Varalli, lo ha condannato a 8 anni e 11 mesi di carcere riducendo di quasi quattro anni la pena proposta dal pm.

A difendere l’imprenditore, che era stato arrestato dai carabinieri, c’erano gli avvocati Nicola Ditta e Giuseppe Caprioli. I legali nella loro arringa avevano cercato di smontare tutte le accuse. E non solo. Avevano anche presentato una richiesta di remissione in libertà poi respinta.

Quando il collegio ha emesso la sentenza e letto il provvedimento in aula non era presente De Iaco. La volta scorsa più volte l’imputato aveva mostrato un atteggiamento scontroso tanto che l’udienza era stata sospesa.

Lo stesso collegio ha assolto invece la moglie Anna Lepka. Per lei il pm Bogliolo aveva chiesto una pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione.

Il risarcimento del danno per le parti civili dovrá essere quantificato in sede civile. Tra i testimoni in aula aveva deposto anche Antonio Gagliano, l’ex assessore comunale allo sport e presidente dell’Imperia Calcio.