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Usura e estorsione, arringa della difesa e attesa per la sentenza

3 giugno 2015 | 14:56
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Usura e estorsione, arringa della difesa e attesa per la sentenza

Una storia di soldi e minacce richieste e subite da imprenditori che si rivolgevano a De Iaco perché in difficoltá economiche

Imperia. E’ attesa per il prossimo 16 giugno, dopo l’intervento del pm Alessandro Bogliolo per le repliche, la sentenza per Andrea De Iaco, 43 anni, da due anni e mezzo in carcere, finito sotto processo per usura e estorsione.

La volta scorsa il pm aveva chiesto dodici anni di reclusione e un anno di reclusione nei confronti di Anna Lepka, moglie di De Iaco. Oggi è stata la volta dell’arringa dei difensori degli imputati.

Una storia di soldi e minacce richieste e subite da imprenditori che si rivolgevano a De Iaco perché in difficoltá economiche. “De Iaco arrivò a minacciare di morte la moglie di una vittima addirittura davanti a figli minorenni e spesso disse che il contatore gira riferendosi agli interessi maturati nel frattempo”, aveva detto la volta scorsa il pm Alessandro Bogliolo.

Un processo ricco anche di colpi di scena con le vittime (Antonio Gagliano, ex assessore comunale e patron dell’Imperia calcio) che hanno ritrattato dichiarazioni in aula per non finire a loro volta nei guai. “Oggi Gagliano ha ritrattato evitando a sua volta di essere indagato per il reato di falso”.

Inutilmente poi gli avvocati Nicola Ditta e Giuseppe Caprioli, avevano chiesto la scarcerazione di De Iaco. Quell’istanza era stata rigettata. I legali però ci hanno riprovato con il tribunale del riesame.

E la parte civile ha chiesto per due vittime di De Iaco per complessivi 90 mila euro. Dopo l’arringa della difesa il processo é stato aggiornato per la sentenza al prossimo 3 giugno.