Terremoto in casa Rari Nantes, la famiglia Strescino pronta a scendere in vasca

7 giugno 2015 | 18:34
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Terremoto in casa Rari Nantes, la famiglia Strescino pronta a scendere in vasca

Pronta la rivoluzione alla Felice Cascione, l’assemblea dovrà prendere decisioni storiche per il futuro della società giallorossa

Imperia.Rumors? Forse ci troviamo davanti a qualcosa di più. A qualche chilometro dalla piscina Felice Cascione si sta giocando un’altra partita per avviare quella che può essere definita una rivoluzione epocale della Rari Nantes Imperia.

Una partita che si disputa nelle segrete stanze di Imperia che probabilmente non mancherá di suscitare interesse e sorprese. Dopo l’uscita di scena di mister Marco Capanna, con la testa già a Cosenza, l’affare Rari sembra interessare anche ai cosiddetti “poteri forti”.

Siete curiosi di sapere i loro nomi? Ecco quelli che circolano con insistenza in questi giorni a bordo vasca. Si parla dell’ingresso di Pasqualino Strescino, patron dell’omonima società. Non è un nome qualsiasi. Lui insignito del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica riconoscimento consegnatogli con una cerimonia ufficiale il 2 giugno 2005 è un uomo di sport come lo è anche il figlio Paolo, tifosissimo della squadra giallorossa. Papà Pasqualino sarebbe l’uomo che potrebbe guidare la società e cambiarne radicalmente ogni assetto.

La famiglia Strescino, già in altre occasioni, si è affacciata ad alle associazioni e “avventure” sportive. Lo dice la storia: prima la vela, poi il pugilato, quindi la pallapugno, il ciclismo e infine il volley. Paolo Strescino è presidente della Maurina. E sarebbe lui l’addetto alle grandi manovre di questi giorni per un’aria di novità alla Cascione.

Per lo sbarco alla Cascione si fanno però anche altri nomi, sono sempre rumors ovviamente. Quelli di Ketty Gorlero alla quale potrebbe essere affidata la direzione dell’impianto, quindi della commercialista Barbara Pirero come direttore amministrativo. La prima è mamma di Giulia Gorlero, stella della Rari e del Setterosa, la seconda è una professionista altrettanto conosciuta a Imperia.

Il loro ingresso potrebbe rivoluzionare anche tutto lo staff dei collaboratori: dalle impiegate alla reception della piscina, ai bagnini, ai tecnici che si occupano dell’organizzazione alle partite casalinghe della Rari.

Una rivoluzione fatta ad arte? Tutto lascia pensare che sia proprio così. Forse per mettere alla porta Luca Ramone che a quanto pare non piace più. Eppure è colui che nell’ultimo anno, e non solo per miracolo, ha fatto quadrare i conti (lo dice il bilancio d’esercizio approvato prima dei play off, bilancio che ha addirittura portato in cassa anche qualche soldo in più rispetto all’anno precedente ndr).

Non sarebbe allora il caso di tenere Ramone in squadra propio perché è riuscito a mantenere la rotta ed evitare il naufragio societario in periodi anche difficili? Non si diceva che nelle società sportive è importante evitare di finire con i conti in rosso? Forse è troppo tardi per porsi delle domande.

Non lo sapremo mai, ma non escludiamo che le linee di fuoco nemiche di Ramone stavano già lavorando da mesi, in ombra. Ora è imminente un’assemblea e Ramone si presenterà insieme al direttivo dimissionario. Sarà un’uscita di scena dolce o un processo con una sentenza già scontata? Gli imperiesi sono osservatori attenti. A loro interessa che prevalga il buonsenso e che la politica resti il più lontano possibile dallo sport e in questo caso dalla pallanuoto.

Non lo merita la Rari, non lo meritano i tifosi e la città chiede chiarezza e un piano serio che possa far tornare la squadra giallorossa una grande squadra alla quale ci aveva abituati negli ultimi anni: dallo scudetto all’ultima Coppa Len. Tutto questo senza contare che la Rari ha promosso la final four della World League con la Fin che aveva premiato società e piscina per il suo altissimo livello.