Spiaggia del Prino con due cartelli, uno vieta e l’altro autorizza l’accesso ai cani

23 giugno 2015 | 07:18
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Spiaggia del Prino con due cartelli, uno vieta e l’altro autorizza l’accesso ai cani

Era stata avviata una raccolta firme per chiedere un pezzettino di spiaggia recintata, senza creare disturbo a nessuno

Imperia. Due cartelli: uno consente l’accesso ai cani, l’altro lo vieta. La firma è sempre la stessa: il Comune di Imperia. Succede alla spiaggia del Prino, a ponente della città capoluogo.

Con l’inizio dell’estate quella “lingua” di litorale tra le Capanne e la doccia pubblica è diventata accessibile agli amici a quattrozampe. Lo dice un cartello in bella mostra all’ingresso, ma a mezzo metro di distanza c’è un altro cartello che il Comune non ha rimosso che invece pone dei limiti ai bagnanti e soprattutto ai padroni dei quadrupedi. Un bel dilemma, non c’è che dire.

Lo hanno fatto notare gli stessi turisti e residenti che in questi giorni hanno comunque contestato l’iniziativa del Comune di allestire in quel punto un’area riservata ai cani. Qualcuno, come Ausonia Minetti, ha cominciato a tempestare di telefonare il Municipio chiedendo un incontro con gli assessori Podestà e Parodi, ma la pratica potrebbe anche finire sotto gli occhi della Capitaneria di Porto. “Domenica un uomo che giocava alle bocce è stato anche morsicato da un cane che gironzolava senza controllo sulla spiaggia – racconta Minetti – Da queste parti i controlli sono praticamente nulli”.

I bagnanti raccontano di aver avviato una petizione per spostare la spiaggia riservata ai cani alla Garbella oppure a metà del lungomare del Prino. “Qui si potrebbe recintare un’area e riservarla ai quadrupedi. Siamo rimasti inascoltati e sconfitti, ma non per questo ci arrendiamo e continuiamo la nostra battaglia per rivendicare il nostro diritto di essere ascoltati”.

Era stata avviata una raccolta firme per chiedere un pezzettino di spiaggia recintata, senza creare disturbo a nessuno perché è giusto che possano correre e nuotare anche gli animali, sono i padroni che devono saperli gestire. Una iniziativa caduta nel vuoto.

I bagnanti si lamentano anche per la scarsa pulizia dell’arenile del Prino con montagne di sabbia e di rifiuti lasciate accanto ad uno steccato di uno stabilimento e al centro della spiaggia dove giocano anche bambini piccoli. E un grosso contenitore occupa da mesi tre posti del parcheggio per auto sul piazzale davanti al Tapas Beach.