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Sant’Ampelio è tornata a risplendere

9 giugno 2015 | 09:45
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Sant’Ampelio è tornata a risplendere

La riapertura della chiesa è occasione per una visita a uno degli edifici più suggestivi della diocesi

Martedì scorso la comunità religiosa e civile della Città di Bordighera ha vissuto un avvenimento particolare e significativo nella splendida cornice della chiesetta di Sant’Ampelio recentemente restaurata, incapace, nella festosa occasione, di contenere tutti i presenti. Una piccola chiesa costruita sugli scogli, come una sentinella che sorveglia l’ingresso alla città da levante, così viene tradizionalmente definita questo piccolo patrimonio artistico che si trova sul Capo Sant’Ampelio, promontorio più meridionale della Liguria e dell’Italia Settentrionale (ha la stessa latitudine di Pisa).

Nella solenne celebrazione eucaristica è stato consacrato il nuovo altare dal vescovo diocesano mons. Antonio Suetta, che nell’omelia ha rivolto ai presenti parole molto significative. «L’altare rappresenta Cristo. Tutto nella nostra vita di fede nasce e converge da questo altare. Che è il centro della vita cristiana: il Signore Gesù … La consacrazione di questo altare deve essere l’occasione di un profondo rinnovamento nella nostra vita, come compiere un pellegrinaggio, che ci conduce alle sorgenti della fede… Da questo luogo significativo per la città e per la Diocesi, dimora di un Santo lontano nel tempo, ma vicino a noi, perché la sua vita ci dice che solo Dio è capace di colmare la sete di felicità che si trova nel cuore dell’uomo». È così iniziato il rito, attraverso gesti dell’unzione col crisma, dell’incensazione, poi la copertura e l’illuminazione è proseguita con la celebrazione dell’Eucaristia, «fine principale per cui è stato costruito l’altare» (dal Pontificale).

Erano presenti alla santa Messa il parroco di Bordighera Alta don Angelo Di Lorenzo e quello dell’Immacolata Concezione (TerraSanta) Padre Francesco Ruvolo ofm, il Sindaco Giacomo Pallanca e, per il Comitato restauri, la signora Renata Olivo, oltre ai progettisti ed ai tanti volontari, benefattori e fedeli.

La riapertura al culto della chiesa dedicata al patrono di Bordighera diventa anche occasione per una visita ad uno degli edifici sacri più suggestivi della nostra Diocesi per la storia millenaria e per la bellezza del sito, il promontorio più meridionale della Liguria; luogo dal quale, vuole la tradizione, si sia diffusa proprio grazie a Sant’Ampelio, la palma da dattero.

L’intitolazione dell’altare ha permesso, in una giornata di festa, di far conoscere e ricordare ancor meglio, ai tanti fedeli e turisti accorsi, un gran maestro di vita, che ha saputo riconoscere e far propri i veri valori insegnati dal Cristo nell’amore e nel rispetto del prossimo.

(di Antonio Garibaldi)