Rari Nantes Imperia, Ramone:”Qui entra lo sport la politica resti fuori”

18 giugno 2015 | 12:45
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Rari Nantes Imperia, Ramone:”Qui entra lo sport la politica resti fuori”

Imperia. “Emmolo, Gorlero e Pomeri? Il nostro auspicio é quello che possano restare con noi”. Luca Ramone, finito sotto processo per giorni, esce allo scoperto e parla di sport. “Qui sarebbe preferibile che la politica non entrasse – dice il presidente della Rari Nantes – Speriamo che le tre nazionali possano rimanere nella nostra societá anche se hanno giá avuto qualche contatto. Nessuna di loro ha avuto delle offerte. Noi faremo di tutto per tenerle a Imperia. Una cosa é certa: la nostra volontá é quella di costruire una squadra competitiva intorno a loro e affidarla a Merci Stieber. Tra l’altro si libera un posto in squadra per una straniera. Ma se il loro desiderio é quello di andarsene allora cercheremo di dare le ragazze in prestito, ma non di cedere il cartellino”.

Le tre nazionali erano in Cina alla superfinale di World League quando hanno ricevuto notizie anche poco precise sulla situazione societaria. “Abbiamo avuto un colloquio con le ragazze. Abbiamo parlato apertamente di quello che è successo, dell’assemblea dei soci, e quindi dei nostri obiettivi”, dice Ramone.

E sullo sponsor che vuole investire sulla Rari? “In questo grande polverone sono spuntati nomi e voci. Ho ricevuto una email da una societá che smentiva le dichiarazioni rilasciate su alcuni media da un portavoce. Voci, solo voci. Anche una seconda societá ha avanzato una proposta, ma senza allegare alcuna offera. Chiariamolo subito: noi lavoriamo su piani e obiettivi concreti. Vogliamo continuare a lavorare su questa strada. Le parole le lasciamo dire ad altri”, afferma Ramone che ha solo voglia di lavorare. E sul perché ha rinunciato a fare un passo indietro il presidente ha detto apertamente: “I soci mi hanno chiesto di ritirare le dimissioni. Ho accettato ma alle mie condizioni”. Ramone racconta anche la storia del suo ingresso nella Rari:”Era uscito fuori il nome di Guido Corradi, ma aveva rinunciato anche se era una persona giusta al posto giusto. Alla fine é saltato fuori il mio nome perché mi ero occupato per diversi anni nella gestione di stabilimenti balneari. E in tasca non ho mai avuto tessere politiche”, ci tiene a precisarlo.