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Porto Imperia, per decadenza concessione dal Tar la sentenza tarda ad arrivare

18 giugno 2015 | 16:55
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Porto Imperia, per decadenza concessione dal Tar la sentenza tarda ad arrivare

Imperia. I giudici del Tar della Liguria oggi sono entrati nel merito del ricorso contro il procedimento di decadenza della concessione demaniale marittima per la gestione del nuovo porto turistico imperiese, avanzato dalla Porto di Imperia Spa e dalla Acquamare srl del Gruppo Acqua Marcia, un tempo legato a Francesco Bellavista Caltagirone.

Ma si sono anche  riservati e probabilmente decideranno o rinvieranno a dopo il giudizio della cassazione sul fallimento oppure entreranno nel merito della decadenza. Una situazione che, secondo gli avvocati, richiederà del tempo.

E’ stato esaminato in particolare il ricorso presentato dalla Porto di Imperia Spa e da altri soggetti tra cui alcuni titolari di posti barca e i curatori fallimentari della Porto Spa. Pratiche  contro la decadenza della concessione demaniale marittima, che era stata firmata dal dirigente del settore Porti e Demanio del Comune di Imperia Pierre Marie Lunghi nei confronti della Porto spa che ha gestito l’approdo.

 Il Tar nel marzo scorso, non aveva emesso la sospensiva del provvedimento su espressa richiesta da parte dei vertici di Porto Spa, Imperia Go in accordo con il Comune. La mancata sospensiva lasciava ”congelata” la situazione cioè restava in piedi il contratto di affitto d’azienda, per la durata di quattro anni, stipulato dalla Go Imperia, società in house del Comune, con i curatori fallimentari della Porto Spa.

In quella occasione Acquamare premeva per il pronunciamento e ovviamente perché si arrivasse alla sospensiva del provvedimento di decadenza adottato dal Comune: Porto spa, Go Imperia e Comune invece avevano optato una settimana prima della data – fissata appunto per il 19 marzo – per firmare un’istanza congiunta in quanto “parte ricorrente e resistente – questo hanno scritto gli avvocati delle due parti, Lorenzo Acquarone e Luigino Montarsolo – reputano preferibile alla pronuncia cautelare la celere definizione del merito del giudizio, auspicando sin d’ora, la fissazione dell’udienza pubblica al più presto”.

Nel frattempo la “Go Imperia”, la Srl del Comune che gestisce gli approdi di Oneglia e Porto Maurizio e i parcheggi pubblici, sta per subire una profonda trasformazione al vertice. Sembra infatti ormai certa la volontà del sindaco, Carlo Capacci di sostituire l’Amministratore unico, Vincenzo Costantini, con un Consiglio di amministrazione formato da cinque persone, al quale affiancare poi un direttore generale e due direttori tecnici,uno per i porti e uno per i parcheggi. Un decisione che potrebbe essere presa già in occasione di un’assemblea di Go Imperia, convocata per domani.

Entro la fine del mese, la Go Imperia, in base agli accordi siglati con la curatela fallimentare di Porto Spa, deve sottoscrivere l’impegno per l’acquisto definitivo del nuovo bacino turistico. Un giochetto da 7 milioni e mezzo di euro. Come farà la Srl comunale a garantire una simile cifra, al momento non è dato sapere. 

Quanto all’attuale Amministratore unico di Go Imperia Srl, Vincenzo Costantini, potrebbe restare in veste di direttore del settore portuale, ma, in questo caso, il suo incarico, a seguito del cosiddetto Decreto salva Italia, non potrà essere retribuito. Va ricordato, però, che Capacci, al momento della nomina di Costantini a capo della Srl, nel giugno dello scorso anno, sottolineò che per trovare il nuovo direttore del porto, sarebbe stato preferibile fare una gara pubblica e individuare una persona che conoscesse almeno due lingue.