Morte di Alberto G., il ricordo di Freddy Colt

Sanremo. Ieri mattina ho appreso da una telefonata della moglie che l’amico Alberto G. se n’è andato per sempre. Un’immensa tristezza mi ha colpito, come avrà colpito chiunque nella nostra Riviera segue la musica e ha conosciuto nel cavaliere Alberto Serini (questo il suo vero nome) un appassionato divulgatore di canzoni melodiche e musica da ballo, attraverso l’etere e le feste di piazza. Ho praticamente conosciuto Alberto da sempre, essendo stato amico dei miei nonni materni, di mia madre, e di altri famigliari. Lo ricordo animatore della sua Radio National 102 che non mancava di trasmettere i brani dialettali di mio nonno, Orlando u Careghétu, e anche il tango del mio maestro, Demo Bruzzone, eseguito dall’orchestra di Alfred Hause. Ma ad Alberto devo tanti altri piccoli-grandi gesti di attenzione, come quando, all’incirca ventenne, mi incominciai ad interessare di swing italiano e lui, dagli archivi della sua radio, mi riversò su musicassetta tanti brani di Natalino Otto, Barzizza, Rabagliati, Carosone, Buscaglione. Io non dimentico mai chi ha fatto qualcosa per me, anche in anni lontani. Come la sua città non dovrebbe dimenticare le migliaia di persone a cui Alberto G. ha tenuto compagnia con le sue trasmissione, con la sua voce inconfondibile e il suo garbo. Ecco: di persone così abbiamo bisogno, di persone che, insieme alla passione e alla competenza, abbiano sempre avuto un sorriso per il prossimo. I suoi ascoltatori, i suoi numerosi amici, si erano adoperati per fargli conferire il Cavalierato, un riconoscimento assolutamente dovuto e meritato. Alberto adesso ci mancherà ancora di più, dopo aver cessato le trasmissioni qualche anno fa. Personalmente voglio ricordarlo con la sua gentilezza, il suo buon umore. E voglio ricordarlo mettendo sul giradischi un vecchio “45 giri” con la sua canzone “Vieni, vieni a Sanremo” parole di Alberto G., musica di Sergio Nanni. Addio, Cavaliere!

Porgo le mie condoglianze alla signora Mirella e al figlio Mario.

Freddy Colt