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L’odissea di Salvagno ferito alle Vele, sarà sottoposto ad un’operazione lunga 10 ore

22 giugno 2015 | 22:21
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L’odissea di Salvagno ferito alle Vele, sarà sottoposto ad un’operazione lunga 10 ore

Un intervento necessario che è propedeutico all’inserimento della protesi oculare

Imperia. Tra le 10 e le 12 ore di intervento per ricostruire lo zigomo, il setto nasale e parte del volto. Un’operazione lunghissima alla quale sarà sottoposto Sergio Salvagno, l’agronomo di Imperia ferito nel settembre dell’anno scorso alle Vele di Imperia.

Accadrà tra tre mesi quando lascerà la clinica Sant’Anna di Imperia per essere ricoverato alla struttura complessa del maxillo facciale del San Martino di Genova. I medici che lo hanno visitato sono pronti ad operarlo. 

Un intervento delicatissimo per ricostruire la parte sinistra del volto colpita dal razzo sparato durante lo sbarco dei pirati. Frammenti ossei estratti dalle costole, lembi di pelle estratti dalla pancia serviranno all’équipe chirurgica del nosocomio genovese per tentare un intervento necessario che è propedeutico all’inserimento della protesi oculare.  La speranza è quella che non siano necessari più interventi chirurgici per la ricostruzione del volto.

“Non possiamo che essere ottimisti e lasciare che i chirurghi facciano tutto quello che è possibile fare per aiutare Sergio a riprendere una vita che, lo sappiamo bene, non sarà più normale – dice il fratello Fulvio – ma che gli permetterà di vivere. L’intervento sarà programmato a settembre e in questo lasso di tempo i medici studieranno passo passo tutte le fasi consultando documenti e radiografi ed altri accertamenti diagnostici a cui Sergio è stato sottoposto in questi mesi”.

Sergio Salvagno che da settembre vive un calvario di grandi sofferenze è sostenuto con forza dal fratello, dalla famiglia e dai tanti amici che seguono costantemente la sua degenza ospedaliera. “Sergio ha continuamente bisogno di cure e soprattutto di essere seguito da uno psicologo per superare un trauma grande per lui e per noi – dice Fulvio – Noi cerchiamo di fargli mancare davvero nulla”.