La Pallamano Ventimiglia e l’Ash Monaco rinnovano i legami di amicizia

22 giugno 2015 | 14:00
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La Pallamano Ventimiglia e l’Ash Monaco rinnovano i legami di amicizia

Consolidato il Gemellaggio tra le due importanti società

Ventimiglia. Sabato 20 giugno, presso la sala di riunioni del Forte dell’Annunziata si è celebrata una cerimonia significativa per sottolineare i 5 anni del gemellaggio tra la Pallamano Ventimiglia e l’Handball Monaco.

 Alla riunione erano presenti il Sindaco Enrico Ioculano e l’Assessore allo sport e manifestazioni Guido Felici, per la parte Ventimigliese e l’Assessore allo sport del Principato di Monaco, Monsieur Pastore, oltre naturalmente ai presidenti dei due sodalizi Silvio Coppo ed Eric Perodeau, insieme ai più importanti dirigenti dei due sodalizi.
Cinque  anni fa, i due club, avevano sottoscritto, presso la Marie del Principato, alla presenza dei più alti rappresentanti delle  istituzioni delle due città, un gemellaggio che hanno voluto rinnovare, con una incontro questa volta a Ventimiglia.
Durante la cerimonia, Pippo Malatino, storico fondatore della Pallamano Ventimiglia, ha tracciato un po’ la storia della collaborazione e dell’amicizia che lega i due club, al di fuori dell’aspetto strettamente sportivo; il presidente dell’ASH Monaco, Eric Perodeau, ha sottolineato, in seguito, come l’amicizia e la collaborazione tra le due società, sia anche sviluppata, attraverso progetti culturali ed ha posto l’accento sull’aspetto importantissimo della condivisione dei valori comuni tra tutti le componenti delle due associazioni. Grande risalto è stato dato agli eccellenti successi delle differenti squadre ventimigliesi ed in particolare quello della prima squadra, che ha sfiorato la promozione alla massima serie in questo anno agonistico.
Gli interventi del sindaco Ioculano prima e degli assessori allo sport Pastore e Felici, hanno sottolineato come la collaborazione tra queste due società, sia motivo di comune orgoglio e si sono impegnati a sostenere le iniziative comuni dei due sodalizi.
La cerimonia, sobria e distinta, in questo momento di particolari problemi sociali, si è conclusa con una istruttiva visita al museo della Forte.