Incontro tra il vescovo Suetta e l’imam Pallavicini ai Martedì Letterari
Una conferenza dal titolo “La figura di Maria, donna importante e preziosa per il Cristianesimo e per l’Islam”
In conclusione al mese mariano, al Casinò di Sanremo è terminata la stagione dei “Martedì Letterari” con una conferenza dal titolo “La figura di Maria, donna importante e preziosa per il Cristianesimo e per l’Islam”.Relatori il vescovo diocesano, Mons. Suetta, e l’Imam Yahya Pallavicini – vicepresidente della Comunità Religiosa Islamica Italiana.
Difficile racchiudere in poche righe un argomento tanto vasto, che trova quotidianamente riscontri, spesso negativi, nella cronaca dei mass media. L’occasione, tuttavia, ha permesso di unire fede e cultura di due realtà spesso accostate solo per le differenze e prospettare un messaggio ecumenico di pace e accoglienza reciproca, che trova il suo compimento nella condivisione di importanti valori umani e sociali. Un bell’esempio di rispetto e ascolto, possibili si spera non solo a parole.
A presentare i due oratori il direttore del Casinò, che in apertura ha parlato di rispetto per gli altri, necessario per la crescita e la formazione.
Il vescovo ha quindi introdotto il suo discorso con le parole di Dante Alighieri: <umile e alta più che creatura, termine fisso d’etterno consiglio> nelle quali è possibile riscoprire l’atteggiamento di contemplazione con cui noi oggi dobbiamo accostarci alla figura di Maria, non avendo come obiettivo la ricerca di una risposta scientifica ma simbolica.
Per la Chiesa Cattolica – conclude il vescovo – Maria rappresenta la figura vincente, di Madre di Dio e sempre vergine. Da queste caratteristiche, fondamentali anche per la cultura islamica, parte l’Imam Pallavicini che ripropone il Cap. XIX del Corano e diversi aneddoti per accostare i presenti ad una realtà culturale forse lontana da ciò che si è soliti conoscere.
Maria, nella concezione islamica, si ritira dalla sua gente e riceve la visita di una figura angelica, che profetizza la nascita di Gesù: uomo perfetto e divino, per i cristiani; profeta per i mussulmani.
Ma anche in questa profonda differenza Maria, per tutti, viene sempre vista come figura superiore <che si può solo immaginare> e a cui tendere contemplandola.