Pellegrini da Maria in terra francese, ma in una località, Laghet, che la nostra gente sente ancora profondamente legata ad una esperienza di fede che non conosce confini e non teme la fatica di un cammino che ha impegnato tutta la notte
Sono partiti da Sanremo, Bordighera, Camporosso e Ventimiglia circa ottanta pellegrini che nella notte tra venerdì e sabato hanno percorso a piedi tra i 25 e i 50 km, a seconda del punto di partenza, e si sono recati pellegrini al santuario di N.D. di Laghet.
Per la Parrocchia di N.S. della Mercede in Sanremo è ormai una consolidata tradizione che si svolge da ben 11 anni, con un attenzione sempre più curata non solo al cammino fisico ma anche a quello spirituale. Durante il percorso, infatti, la parrocchia ha previsto 5 significative tappe di riposo e meditazione, personale ed in gruppo oltre che alcune soste – ristoro preparate da alcuni volontari.
Quest’anno è stato scelto di dedicare i pochi momenti di sosta e preghiera comunitaria al dialogo interreligioso, attraverso le parole delle principali fedi per cercare di affidare alla Madonna ogni incomprensione, pregiudizio, volontà di scontro affinché il cammino diventi un incontro “fra chi sta lontano”. Ed è così che sono state sviluppate le cinque meditazioni: fare del proprio cammino una dedica, abbandonare i nostri piedistalli, chi cammina non basta a se stesso, camminare con Dio, camminare attenti, instancabili e coraggiosi.
Il pellegrinare si è concluso con la celebrazione dell’Eucarestia di fronte ad un notevole numero di partecipanti e di “autisti” venuti a recuperare gli affaticati viandanti.
Dopo la recita del rosario, accolti dal Rettore del Santuario che con parole sentite ringrazia coloro che sono venuti a rendere omaggio a Maria in un luogo che è legato alla secolare esperienza credente delle popolazioni del Ponente, ha inizio la celebrazione. Presieduta da don Luca Salomone, che nel saluto iniziale, ricorda a tutti i fedeli come Maria, attraverso i suoi gesti ci accolga per portarci a Gesù. Così la stessa fatica, che è anche preghiera, come strumento prezioso e gradito a Dio, proprio per l’intercessione della Vergine ci guida alla gioia senza fine. Sono presenti anche il parroco di San Marco Evangelista in Camporosso, Don Thomas, e il parroco di N.S. della Mercede in Sanremo, Padre Pietro, e alcuni seminaristi.
Per chi non conosce Laghet e vuole recarsi in un angolo nascosto e modesto eppure ricco di fede, possiamo dire che non deve attendersi di vedere un Santuario che colpisce per l’arte o per la sua imponenza, anzi. Forse proprio questa è la sua bellezza. Nella sua modestia, nell’umiltà di una piccolezza e di un nascondimento che assomiglia molto allo stile di Maria, a quella vita nascosta e grandissima.
Davvero “il Signore ha guardato all’umiltà della sua serva” e questo passo del Magnificat ci invita a tornare nelle nostre case “più forti, perché abbiamo capito quanto sia importante cambiare le cose dal di dentro, dalla loro interiorità”. Così don Luca saluta i pellegrini con l’augurio di ogni bene, con un ideale abbraccio.
La celebrazione si chiude con la lode di Maria nel canto. Poi la foto di gruppo nella piazza e il ritorno ognuno alle proprie case. Con il cuore più ricco di speranza. O forse solo di interrogativi e di quella inquietudine che ci spinge a cercare, a farci pellegrini. Per incontrare, magari nella “banalità” umile e gioiosa del nostro quotidiano quella Madre che, in molti modi e luoghi, ci invita a guardare a suo Figlio.
Nella photogallery alcune foto del pellegrinaggio notturno, un video integrale con le meditazioni e tutti gli scatti verrà realizzato nei prossimi giorni.