Imperia, processo a Scajola per Villa Ninina: il pm Bogliolo cambia il capo di imputazione

Eseguite opere che hanno avuto un costo inferiore a quelle di mercato
Imperia. Due milioni e 100 mila euro per ristrutturare Villa Ninina, la dimora di Claudio Scajola in via Diano Calderina. Sono stati spesi dall’ex ministro e incassati dall’Arco. Operazione che secondo il pm Alessandro Bogliolo nasconderebbe un “finanziamento illecito ai partiti”. Questa mattina ha cambiato il capo di imputazione e la difesa ha chiesto i termini a difesa. In particolare il pm ha puntato il mirino sull’impianto fotovoltaico, sul campetto da calcio con spogliatoi e sulla viabilità all’interno della villa.
Un processo che ha avuto inizio nei mesi scorsi dopo che la procura aveva chiesto il rinvio a giudizio di Scajola e dei responsabili dell’impresa che aveva eseguito i lavori. Le rispettive memorie dell’accusa e della difesa saranno depositate entro il 26 giugno.
Il processo é stato aggiornato dal giudice Maria Grazia Leopardi al 2 luglio alle 9,30