Don Antonello Dani contro Maroni e Toti: “Inutile alzare dighe per evitare l’arrivo dei profughi”
Nell’emergenza spunta una bella notizia: una donna nigeriana, ospite nella struttura di Molini di Prelà, a giorni partorirà un bebè
Imperia. “Non esiste che Governatori come Giovanni Toti, Luca Zaia o Roberto Maroni alzino delle dighe per non far arrivare i migranti. E’ necessario invece studiare un sistema di accoglienza migliore a livello governativo perché ora fa acqua da tutte le parti”. Don Antonello Dani, parroco dei Piani di Imperia, si schiera contro la politica e continua ad aprire le braccia per accogliere altri profughi nella struttura alla periferia della città.
Sono una decina i profughi arrivati in meno di 24 ore ai Piani di Imperia. Ospitati per meno di 24 ore si sono allontanati subito, prima di essere fotosegnalati.
Stessa situazione anche per il gruppetto di profughi che erano arrivati nei giorni scorsi in città. “Che i migranti rifiutino il fotosegnalamento per poi far perdere le proprie tracce è abbastanza normale – spiega il parroco dei Piani – Moltissimi hanno paura di essere rispediti nei centri di accoglienza al Sud e magari rimpatriati”.
Dopo una sosta di meno di 24 ore si rimettono in viaggio per la Francia e la Germania. “Quelli arrivati ieri hanno anche ricevuti soldi via Western Union dai loro parenti e sono subito ripartiti”, conferma don Antonello Dani
E c’è un altro aspetto che ha rischiato di mettere in crisi le strutture di accoglienza periferiche. “Solo pochi giorni fa abbiamo firmato in Prefettura la convenzione che ci consente di ottenere i fondi dell’Unione Europea per gestire l’emergenza. Soldi che abbiamo anticipato in questi sei mesi quando dai Piani sono passate almeno 150 persone, per lo più uomini dai 18 ai 23 anni”, spiega il sacerdote.
Tutti hanno storie drammatiche da raccontare: come quei dieci afghani ora ospiti a Camporosso che l’Austria ha rispedito indietro nei giorni scorsi. “Sono figli di poliziotti che sono scappati dai rastrellamenti dei talebani. Rischiavano di essere uccisi – dice don Antonello Dani – Hanno camminato fino alla Grecia e poi sono saliti su al Nord verso l’Austria e dirottati qui ai Piani e poi a Camporosso”.
E nell’emergenza spunta anche una bella notizia: una ventunenne nigeriana, ospite nella struttura di Molini di Prelà, a giorni partorirà un bebè. Don Antonello e i suoi collaboratori sono pronti a fare festa.