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Autopsie “fantasma” all’Asl 1 di Imperia, l’inchiesta subirà una accelerazione

18 giugno 2015 | 13:54
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Autopsie “fantasma” all’Asl 1 di Imperia, l’inchiesta subirà una accelerazione

Le perquisizioni compiute nella settimana scorsa sono di “fondamentale importanza al fine di riscontrare numerosi elementi già raccolti dai finanzieri

Imperia. Interrogati sia persone indagate che persone informate sui fatti e l’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Marco Zocco e dalla collega Maria Grazia Pradella subirà una accelerazione.

Ad una settimana di distanza dall’operazione condotta dalla guardia di finanza che ha fatto finire nel mirino i responsabili del Dipartimento di Medicina Legale dell’Asl 1 di Imperia, la Procura ha dato un’ulteriore colpo sull’acceleratore. Gli indagati,almeno per ora, sono il Dirigente del Dipartimento di medicina legale Simona Del Vecchio, Sandra Motrone, Giuseppe Garo, Francesco Traditi, Alessandro Zacheo. Figurano iscritti anche eonardo Rosato, Francesco Esposito quindi Orlando Mandica e Agostino Baldi addetti alle camere mortuarie.

In sostanza la finanza ha scoperto che venivano emessi certificati di morte che attestavano l’esame della salma anche se, nel momento del rilascio del certificato, il medico legale si trovava in altro luogo.

Oltre una trentina i decreti di perquisizione per capirne di più sugli illeciti contestati al dirigente responsabile e ad altri quattro medici, su un organico di sette medici, del Dipartimento di Medicina Legale dell’Asl 1 di Imperia nonché da operatori sanitari in forza alla medesima struttura.

Le perquisizioni compiute nella settimana scorsa sono di “fondamentale importanza al fine di riscontrare numerosi elementi già raccolti dai finanzieri a carico di dottori ed operatori della medicina legale, il tutto per verificare le modalità di commissione di alcuni reati quali il peculato, la truffa ai danni dello Stato ed il falso”.

In particolare, i reati ipotizzati sarebbero di peculato: per avere utilizzato autovetture della ASL per finalità di carattere privato, anche nei giorni di riposo e di ferie e conseguente utilizzo della tessera per rifornimenti di carburante e di telepass sempre a carico dell’ASL; truffa ai danni dello Stato: per avere indotto in errore la ASL mediante false certificazioni con le quali si attesta lo svolgimento di attività di servizio in orari non corrispondenti al reale; falso ideologico: per avere emesso certificati di morte che attestano l’esame della salma laddove, invece, nel momento del rilascio del certificato, il medico legale si trovava in altro luogo.

Per questo ultimo reato sono state decise perquisizioni nei confronti di 19 agenzie di pompe funebri e di 2 agenzie di pratiche auto, per appurare i rapporti tra tali agenzie e i medici appartenenti al servizio di medicina legale. Le ipotesi di reato su cui si sta indagando sulla base delle direttive della Procura riguardano anche fattispecie di corruzione.