Taggia, Sanremo e Ventimiglia si sono animate ieri sera di dame, barellieri, mini, medici, infermieri, pellegrini e malati che, accompagnati da alcuni sacerdoti, sono partiti
Taggia, Sanremo e Ventimiglia si sono animate ieri sera di dame, barellieri, mini, medici, infermieri, pellegrini e malati che, accompagnati da alcuni sacerdoti, sono partiti per il 47° Pellegrinaggio Diocesano a Lourdes.
Dopo una notte di viaggio divisi su 5 pullman, due per gli ammalati e tre per personale e pellegrini, alle prime luci dell’alba siamo giunti al Santuario mariano per vivere insieme una settimana di servizio, accoglienza vicendevole e preghiera sull’esempio di Santa Bernardetta.
Alle ore 10, mentre i malati riposavano, Don Ferruccio Bortolotto (Direttore dell’Opera Diocesana Pellegrinaggi) ha aperto davanti “all’Incoronata”, centro del Santuario, il 47° Pellegrinaggio Diocesano sul tema <Lourdes, la gioia della missione>.
Ogni anno, infatti, il Santuario propone ai pellegrini di scoprire Lourdes ed il suo messaggio partendo da una tema particolare e quello scelto per il 2015 vuole far riferimento all’esortazione apostolica di Papa Francesco <La Gioia del Vangelo>. Partendo da questa prospettiva siamo tutti invitati “a costruire la civiltà dell’Amore, l’unica degna per gli uomini e le donne di tutti i tempi” (Padre Horacio Brito).
Don Ferruccio ha guidato i presenti alla Porta San Michele (quella che si affaccia sull’esplanade) dove è iniziato il cammino alla scoperta del luoghi del Santuario: il Calvario dei Bretoni, primo segno di preghiera, dove la Madonna e Giovanni da un lato, Maria Maddalena e il Centurione dall’altro stanno presso la Croce. Abbiamo poi percorso tutta la lunghezza dell’esplanade fino a giungere alla Cappella delle Confessioni, vicino alla quale sono state messe delle nuove fontane simbolo dell’acqua dove simbolicamente ci siamo bagnati il viso per rispondere all’appello della Vergine: “Andate a bere alla sorgente e lavatevi”. Oltre il Gave, di fronte alla Grotta il momento conclusivo, nel prateria guidati dal vento per far memoria delle apparizioni tutte precedute da un colpo di vento.
Nel pomeriggio pellegrini e malati, accompagnati dai volontari, hanno concluso il cammino con il passaggio alla Grotta per toccare la roccia, simbolo di solidità che ci ricorda che “il Signore è mia roccia e mia salvezza”.
Ancora nel pomeriggio la Santa Messa presieduta da Don Ferruccio e concelebrata da Don Arturo, Don Emilio, Don Corrado, Don Giuseppe e Don Alessandro nella Basilica del Rosario, la grande chiesa che sovrasta la grotta e che con i suoi accessi laterali sembra accogliere tutti i pellegrini in un grande abbraccio. Al termine della Celebrazione Eucaristica è stato consegnato, come ogni anno, a tutto il personale che è venuto a Lourdes per la prima volta un rosario, segno di unità e di preghiera con l’intera diocesi.
Questa sera i pellegrini vivranno ancora un momento di catechesi guidati sul tema: “Essere missionari oggi – Emmaus” concludendo così il primo giorno di permanenza a Lourdes.
Il programma di domani, martedì 30:
ore 6.00 Lodi (per il personale)
ore 9.15 S. Messa con tutti i pellegrinaggi italiani alla Grotta
ore 14.30 Via Crucis e a seguire celebrazione penitenziale e confessioni
ore 21.00 processione mariana con le fiaccole