Agnesi Imperia, nuovo stop dal 22 giugno e salta il vertice romano

8 giugno 2015 | 23:47
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Agnesi Imperia, nuovo stop dal 22 giugno e salta il vertice romano
Agnesi Imperia, nuovo stop dal 22 giugno e salta il vertice romano
Agnesi Imperia, nuovo stop dal 22 giugno e salta il vertice romano
Agnesi Imperia, nuovo stop dal 22 giugno e salta il vertice romano

Il vertice fissato per mercoledì al Mise, il Ministero dello Sviluppo Economico, è stato rinviato al 18 giugno

Imperia. Due tegole sul pastificio Agnesi di via Schiva a Imperia. Dal 22 giugno è probabile il quinto stop dall’inizio dell’anno e salta anche il vertice romano che era stato programmato con l’azienda per mercoledì.

I motivi della fermata degli impianti (che dureranno sette o dieci giorni ndr) deve essere ancora confermata e sono ancora poco chiari. “Quello che abbiamo saputo finora è che ci sarà ancora un periodo di chiusura, per smaltire le scorte e quindi sarà interrotta la produzione: perché il mercato d’estate soprattutto per la pasta, ed è fisiologico, subisce un rallentamento. Ma attendiamo delle conferme ufficiali”.

L’altra notizia è quella che il vertice fissato per mercoledì al Mise, il Ministero dello Sviluppo Economico, è stato rinviato al 18 giugno. Per quella data si siederanno attorno al tavolo l’azienda, il sindaco di Imperia, Carlo Capacci, i sindacati, una delegazione della Rsu dello stabilimento Agnesi e anche il neo presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.

E intanto i lavoratori pongono alcune riflessioni. “E il paradosso è che in una Liguria che punta sull’eccellenza agroalimentare, con continue manifestazioni di lancio delle produzioni locali, un marchio storico venga lasciato scomparire nella sua produzione più tipica. C’è la pubblicità, insomma, ma la pasta Agnesi nei supermercati della grande distribuzione si trova poco o niente. Ed è del tutto sparita – sottolineano i lavoratori – quella di maggior pregio, la linea di pasta “Gemma”, particolarmente ricercata dai gourmet: sarà che ormai il molino interno è solo un ricordo, e la produzione di più alto livello, sulla quale campeggiava il disegno delle case di Oneglia affacciate sul porto dove arrivavano le navi del grano, è resa impossibile dall’uso di una materia prima meno all’altezza?”.

Nel frattempo, continuano i contratti di solidarietà e gli stop alla produzione: magari i cartelloni aiuteranno a finire le scorte, sarebbe importante che ci si impegnassero anche le grandi catene della distribuzione ligure.