Blitz del direttore Giampaolo Bianchini al pastificio di Imperia

20 maggio 2015 | 13:26
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Blitz del direttore Giampaolo Bianchini al pastificio di Imperia

A pochi giorni dal nuovo stop previsto per domenica prossima fino al 3 giugno

Imperia. Agnesi si chiude. Da domenica 24 maggio al 3 giugno. Ma prima dello stop ecco che questa mattina a sorpresa si é fatto vedere al pastificio di via Schiva Giampaolo Bianchini, direttore operativo del gruppo Colussi.

Una visita a sorpresa della quale si sono accorti anche i lavoratori. Un sopralluogo a pochi giorni dal fermo della produzione disposto proprio dai vertici del Gruppo Colussi, proprietario dello storico stabilimento.

La motivazione del nuovo stop ufficialmente non si conosce, ma, secondo i rappresentanti sindacali aziendali, la spiegazione fornita dalla Colussi farebbe riferimento ancora una volta alla necessità di smaltire le scorte di magazzino rimaste invendute.

Sempre secondo i sindacalisti, la causa del calo delle vendite sarebbe da imputare alla mancanza di una politica di marketing incisiva e quindi di promozione dei prodotti da parte dell’azienda. Anche se da poco è stata avviata l’annunciata nuova campagna pubblicitaria.

“Nonostante siano cominciati ad apparire cartelloni con il vecchio slogan di Agnesi, è tardi e arduo riconquistare la clientela che nel frattempo ha magari provato altri tipi di pasta – spiega Gigi Lazzarini, della Rsu Cisl – Oggi come oggi vende chi ha un prodotto innovativo, oppure chi sa valorizzare la propria storia con coerenza. Temiamo che il marketing di Agnesi abbia altre idee. In ogni caso, il dato incontrovertibile e triste è che a sole due settimane dall’ultimo fermo della produzione, ci apprestiamo ancora una volta a chiudere i cancelli del pastificio, con un’ulteriore chiusura già annunciata a partire dalla seconda metà di giugno. E all’orizzonte non vediamo nessuna novità circa il piano industriale di Colussi e quindi circa il nostro futuro e quello dei lavoratori delle aziende dell’indotto”.

Da notizie ufficiose, la stima di produzione di pasta per la struttura imperiese per il 2015 avrebbe dovuto essere di circa 30 mila tonnellate, contro le oltre 40 mila del 2014. Ora, però, alla luce degli stop alla produzione già fatti e di quelli annunciati, sembra che il dato sia destinato a calare ulteriormente. Senza contare che nel periodo estivo la pasta ha un calo di vendite fisiologico.