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Usura ed estorsione, il pm chiede 12 anni per Andrea De Iaco

26 maggio 2015 | 12:32
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Usura ed estorsione, il pm chiede 12 anni per Andrea De Iaco

Tra le vittime anche Antonio Gagliano, ex assessore in Comune a Imperia ed ex presidente dell’Imperia Calcio

Imperia. Dodici anni di reclusione. E’ la pena richiesta stamane al termine della sua lunga requisitoria fatta di 63 pagine nei confronti di Andrea De Iaco, 43 anni, da due anni e mezzo in carcere, finito sotto processo per usura e estorsione. Chiesto un anno di reclusione nei confronti di Anna Lepka, moglie di De Iaco.

Soldi e minacce nei confronti di imprenditori che si rivolgevano a lui perché in difficoltá economiche. “De Iaco arrivò a minacciare di morte la moglie di una vittima addirittura davanti a figli minorenni e spesso disse che il contatore gira riferendosi agli interessi maturati nel frattempo”, ha fatto rilevare il Pm Alessandro Bogliolo. Il pm ha anche sottolineato come nei confronti delle persone che avevano avuto contatti con De Iaco i prestiti economici avevano tassi usurari che erano stati ampiamente superati “da come emerge anche dalle perizie contabili”. “E De Iaco per fare paura alle vittime – ha riferito il pm – disse che sarebbero state cercate e individuate da parenti calabresi”.

Un processo ricco anche di colpi di scena con le vittime (Antonio Gagliano, ex assessore comunale e patron dell’Imperia calcio) che hanno ritrattato dichiarazioni in aula per non finire a loro volta nei guai. “Oggi Gagliano ha ritrattato evitando a sua volta di essere indagato per il reato di falso”.

Inutilmente poi gli avvocati Nicola Ditta e Giuseppe Caprioli, avevano chiesto la scarcerazione di De Iaco. Quell’istanza era stata rigettata. I legali però ci hanno riprovato con il tribunale del riesame.

E la parte civile ha chiesto per due vittime di De Iaco per complessivi 90 mila euro. Dopo l’arringa della difesa il processo é stato aggiornato per la sentenza al prossimo 3 giugno.