Tradeco, incassati meno 4 milioni i soci “salvano” 750 dipendenti
Trent’anni di attività, quattro regioni servite Puglia, Basilicata, Abruzzo e Liguria, 750 dipendenti, l’azienda lascerà Imperia
Imperia. Meno 4 milioni di euro incassati in 22 mesi, (come anticipato ieri da Riviera24.it), e quattro soci che lanciano un salvagente di fortuna per soccorrere con tre milioni di euro ben 750 dipendenti. Soldi che i soci hanno tirato fuori di tasca loro.
Giuseppe Calia sta per lasciare la Liguria per tornare in Puglia. La settimana prossima saliranno i vertici di Tradeco e si preannuncia una battaglia tra l’azienda di Altamura e i Comuni, moltissimi morosi. “in 22 mesi di attività dovevamo incassare 22 milioni 352 mila euro. Alla fine abbiamo incassato 18 milioni e mezzo. In ballo ci sono quasi 4 milioni di euro – dice il responsabile dell’azienda a Imperia – Una montagna di soldi non versati che i soci hanno dovuto pagare di tasca loro”.
Ma c’è di più: dai conti spunta qualcosa di interessante. “Nel capitolato d’appalto siglato quando abbiamo abbiamo iniziato il servizio – spiega Calia – I lavoratori assunti sono stati 150. Per la precisione 143 più 7. Erano rimasti fuori da questo piano operatori 12 dipendenti poi finiti nell’Ottagono. Ma se le cose fossero andate bene, ovvero se tutti i Comuni avessero pagato il servizio a quel punto avremo anche potuto aggiungere al capitolato anche i servizi extra con una revisione del contratto e assumere anche quei 12 dipendenti. Se ciò non è avvenuto è solo per colpa del fatto che i Comuni sono morosi”.
Trent’anni di attività, quattro regioni servite Puglia, Basilicata, Abruzzo e Liguria, 750 dipendenti. “Questa è la Tradeco questa è l’azienda che ora con ogni probabilità lascerà Imperia e la Liguria. Ai 150 dipendenti ci penseranno altri, ma non per colpa nostra. Qualcuno si deve assumere le responsabilità e i sindacati sapranno a chi rivolgersi”.
Quanto al servizio al momento quello viene garantito: “Abbiamo pagato i 20 mila euro di rifornimento gasolio per l’impiego dei mezzi – dice Calia – Da giovedì prossimo si vedrà. E’ in programma un faccia a faccia tra azienda e Comune capofila. La partita più difficile si terrà la settimana prossima”.