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“Stai al Passo” il musical dei giovani di San Siro… raccontato da due protagonisti

8 maggio 2015 | 17:32
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“Stai al Passo” il musical dei giovani di San Siro… raccontato da due protagonisti

Riproponiamo l’esperienza di “Stai al Passo” il musical realizzato dai giovani di San Siro da una nuova prospettiva: quella di due protagonisti, Luca e Stefania, che ci raccontano la loro esperienza

“La danza non sta nel passo, ma tra passo e passo. Eseguire un movimento dopo l’altro è solo questo: movimenti. Come e perché si legano e cosa si vuole dire con i movimenti: questo è l’importante” [cit. Antonio Gades]

Questo è stato per noi Stare al Passo, un percorso iniziato a novembre e portato avanti fino ad ora, destinato a non fermarsi più.

Inizialmente la più grande difficoltà era letteralmente quella di stare al passo con gli altri, nessuno di noi, o quasi, aveva mai praticato danza, ma prova dopo prova, giorno dopo giorno, nota dopo nota veniva sempre più facile lavorare insieme cercando di creare qualcosa di unico.

Questo non vuol dire che non ci siano mai stati momenti di difficoltà e di incertezza, soprattutto all’inizio quando il gruppo aveva appena accolto molti nuovi elementi provenienti dai Giovanissimi e anche se minima la differenza di età e di esperienze vissute insieme li divideva dal resto dei componenti del gruppo Giovani.

Fortunatamente questa problematica è andata scemando molto rapidamente: l’entusiasmo dei “novizi” ha subito contagiato i “veterani” facendo delle due fazioni un gruppo unico, solido ed affiatato. Infatti alla fine la nostra voglia di mettersi in gioco, la nostra grinta ed il nostro entusiasmo hanno preso il sopravvento, sotto la guida della nostra coreografa, nonché grande amica, Serena Moccafighe siamo riusciti con impegno e sacrificio a prepararci in tempo per lo spettacolo.

Tanto è stato l’entusiasmo e la gioia nell’aver realizzato per la prima volta “Stai al Passo”, che l’idea di ripetere la stessa esperienza non poteva che balenare nei nostri pensieri una volta messo piede fuori dal Teatro del Casinò.

Così: pronti, via! Il prodotto andava migliorato, non ci bastava più realizzare qualcosa che esprimesse soltanto il nostro impegno e la voglia di stare al passo, volevamo fare di più.

Il primo ostacolo si presentò subito: Serena non avrebbe potuto partecipare. Ma avevamo già imparato che le difficoltà si devono superare e senza perderci d’animo ci siamo buttati in questa nuova avventura. Per colmare il vuoto lasciato dalla nostra coreografa abbiamo dovuto pensare immediatamente come fare, e lì il lampo: un inedito! Tra le varie idee ha vinto quella di un battaglia tra crew, maschi contro femmine, la più classica delle sfide. Essendo questo un prodotto interamente nostro e avendo riscosso un notevole successo tra il pubblico, è stato grande motivo di orgoglio e soddisfazione.

In tutti questo Serena non ci ha mai abbandonati seguendoci costantemente, addirittura aiutandoci fisicamente una settimana prima della replica venendo apposta dalla lontana Parigi per darci gli ultimi consigli e aggiustamenti che hanno migliorato il prodotto finale, per questo le siamo grati.

L’idea di replicare lo spettacolo aveva inizialmente provocato in tutti noi il timore di non riuscire a coinvolgere lo stesso numero di persone della prima, ma a pochi giorni dalla messa in scena del “secondo atto” il numero di spettatori era addirittura aumentato rispetto alla volta precedente. Questo dato ci ha dato la carica finale per poter salire sul palco e dare il massimo per un pubblico che per la seconda volta aveva dimostrato di essere lì per noi.

Stai al Passo non si prefiggeva come obiettivo la presentazione di un prodotto perfetto da presentare ad un pubblico esigente e critico, ma bensì quello di creare un gruppo di amici “essendo sempre più un cuor solo e un’anima sola” (V. Bachelet) uniti dalla convinzione che in ogni ambito della nostra vita la cosa più importante è sapere che Gesù è sempre al nostro fianco e noi siamo chiamati a Stare al Passo con Lui.

Di seguito il video con l’inedito realizzato per la replica del 4 maggio: