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Quando si apre all’azione della grazia divina: niente può resistere all’impegno umano

9 maggio 2015 | 05:40
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Quando si apre all’azione della grazia divina: niente può resistere all’impegno umano

E Papa Francesco sollecita: “Chi inizia senza fiducia ha già perso in anticipo metà della battaglia. Il trionfo cristiano è sempre una croce, ma una croce che è anche vessillo di vittoria”

Il nostro mondo è veramente problematico, sicché si deve riconoscere che non sono possibili progetti di facile e sicura realizzazione.

Tale realtà viene percepita come un gravame insopportabile al punto che molti sono indotti allo sconforto e cadono nella trappola della deresponsabilizzazione nei confronti di un presente, che sembra non offrire sbocchi e soluzioni per costruire un futuro migliore. Così è più forte la tentazione di voler vivere alla giornata, con il sistema dell’arrangiarsi e del “si salvi chi può”.

Per questo l’uomo, fatto per la relazione e per la solidarietà, a cominciare dalla comunità familiare, svilisce e regredisce a motivo di un profondo esistenziale senso di solitudine e di smarrimento, che alimenta il sospetto che dovunque si annida un pericolo in agguato, il vero pericolo da cui difendersi.

Ma osserva Charles De Foucauld: “Il pericolo sta in noi e non nei nostri nemici. I nostri nemici possono soltanto farci riportare vittorie. Tornare al Vangelo è il rimedio: è ciò di cui tutti abbiamo bisogno”.

Il Beato poteva parlare per esperienza personale, avendo trovato pace e salvezza nel Signore, dopo anni di un’esistenza disordinata e depravata, a causa della quale, lui brillante ufficiale francese, era stato radiato dall’esercito. La sua testimonianza rafforza la nostra speranza, perché è una evidente prova che niente può resistere all’impegno umano, quando si apre all’azione della grazia divina,che conduce a conseguire il risultato desiderato.

E Papa Francesco sollecita a non arrendersi davanti alle difficoltà e a lasciarsi guidare dalla fiducia sapendo che: “Chi inizia senza fiducia ha già perso in anticipo metà della battaglia. Il trionfo cristiano è sempre una croce, ma una croce che è anche vessillo di vittoria”.

Con il ricorso alla fortuna e agli espedienti non si può realizzare una vita e una convivenza umana felice, solo a prezzo di un impegno serio e con l’aiuto di Dio si raggiunge questo esito felice.

(di Don Giacomo Simonetti)