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Post consiglio comunale, intervento di Giovanni Ballestra

16 maggio 2015 | 15:13
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Post consiglio comunale, intervento di Giovanni Ballestra

Spero di essere stato esaudiente nell’illustrazione e i Ventimigliesi che avranno la pazienza di leggere si possano fare un’idea diversa dell’amministrazione rispetto a quello che gli viene filtrato da certa stampa cartacea

Ventimiglia. Siamo alle solite, dopo ogni consiglio comunale devo approffittare del vostro giornale online, ringraziandovi per lo spazio che mi concedete, per commentare il consiglio comunale di Ventimiglia.
Mi corre l’obbligo farlo per dovere di verità, non tanto verso me stesso, ma piuttosto per la cittadinanza che vi segue e credo abbia il diritto di conoscere in modo obbiettivo lo svolgimento dei lavori dell’assise ventimigliese.
Purtroppo, in questi ulttimi tempi, la carta stampata non fa più il suo mestiere e si sforza di scrivere solo quello che fa comodo ad una certa parte pubblicando solo quello che eventualmente può nuocere alle minoranze consiliari che, però, ci tengo a sottolineare, reppresentano la stragrande maggioranza della popolazione ventimigliese.
Penso di poter affermare che il consiglio tenutosi la sera del 14/5/2015 sia stata la peggior figuraccia che io abbia mai visto in quasi 17 anni di amministrazione comunale.
Si è visto e sentito di tutto e di più, dall’inadeguatezza del presidente del consiglio comunale Domenico De Leo, all’improvvisazione di parte della giunta, alla formidabile prestazione tra il pubblico dell’ex presidente del consiglio comunale Giuseppe Campagna, padre dell’assessore ai lavori pubblici nonchè responsabile del taglio della pineta in piazzale Silvio Coppo, che, durante l’intervento sul tema da parte del consigliere Ventura, si è permesso di intervenire ad alta voce dicendo testualmente “che cazzo dice quello li”, senza essere nemmeno allontanato dall’aula dal presidente De Leo. A tal proposito le minoranze faranno un esposto al Prefetto.
Tornando alle pratiche occorre dire che la resistenza a voler discutere una mozione presentata dalle minoranze rispetto al taglio dei pini si è procastinata per circa mezz’ ora. Dopo la discussione ho ben capito il perchè: dagli atti scritti, per me contano quelli, la volontà di tale scempio (salvo due piante) è chiaramente dell’amministrazione. Ogni tentativo di attribuire responsabilità a tecnici risulta velleitaria e sostenuta da debolissime motivazioni.CHE I VENTIMIGLIESI LO SAPPIANO.
Pratica ordine del giorno: sottopassi in sostituzione dei passaggi a livello. Mi pare la storia venga da lontano, l’ accordo fu preparato dalla vecchia amministrazione di centro destra e firmato dai commissari, i quali avevano già perfezionato il tema sugli oneri finanziari dell’opera totalmente a carico delle ferrovie.
Pratiche sul bilancio per variazione di bilancio e conseguente estinzione anticipata di mutui con buon risparmio per il comune. Numero legale tenuto dai consiglieri di minoranza Ballestra e Nazzari. Indebitamento procapite dei cittadini Ventimigliesi rispetto alla finanza comunale solo 138 euro, molto basso rispetto alla media nazionale, Qualcuno la pianti di dire in giro che le vecchie amministrazioni hanno lasciato i buchi. BUGIE. CHE I VENTIMIGLIESI LO SAPPIANO.
Pratica di permuta di strada privata al comune in cambio di strada comunale ormai inutilizzata e quindi impraticabile, computo metrico e valore alla pari. BUGIA. La strada non c’ è più poichè qualcuno ha costruito una casa sopra. Va tutto bene per me, possibile sanare? Ok,ma direi che il comune dovrebbe ottenere qualcosa in più rispetto ad una situazione del genere. Faccio notare che non è un atto di beneficenza come forse si voleva far apparire e che occorre trasparenza su certe questioni. Gli assessori competenti, Patrimonio ed Urbanistica, Campagna e Sciandra, cascano dal pero e la pratica si ritira.CHE I VENTIMIGLIESI LO SAPPIANO.
Ultima pratica sulla convenzione dei box mercato coperto, che altro non fa che regolare i rapporti tra comune e concessionari del mercato, disciplinando diritti e doveri delle parti. Al punto 7 il comune aveva previsto una fideiussione  a carico dei concessionari di euro 3.000,00, finalizzata qualora gli stessi non adempiano al rispetto degli obblighi sottoscritti, tra i quali la sicurezza delle strutture,  sia il comune ad incassare questo denaro e operi in tal senso.
Ad onor del vero, al sottoscritto, vista l’alta densità di frequentazione del luogo, tale cifra pareva irrisoria. Il mio dissenso è comunque andato oltre  quando il consigliere Vitetta è riuscito a proporre un emendamento per ridurla ulteriormente, forse non ha capito che in quella sede dovrebbe tutelare gli interessi del comune e di tutti i cittadini, non di qualche operatore del mercato suo amico. Io questo lo chiamo clientelismo di basso livello e di cattivo gusto visto il periodo di preelezioni regionali.
A questo punto, rispetto alle mie rimostranze, mi è stato significato, che il costo per quella garanzia era di circa   300,00 euro l’anno, quindi un balzello eccessivo. Mi spiace dirlo, ma per la sicurezza di una struttura commerciale non lo ritengo affatto eccessivo ed a ogni buon conto, che l’amministrazione comunale al posto di chiedere garanzia fideiussoria per una cifra cosi ridicola, facendo interessi di banche ed assicurazioni, chieda  una semplice cauzione della stessa cifra che non genera costi di alcun genere al concessionario e garantisce il comune. E’ stato permesso all’AIGA,  che il comune lo faccia per una motivazione molto più sostenibile. La pratica è stata ritirata, CHE I VENTIMIGLIESI LO SAPPIANO.
Alle  23,00 circa si sono conclusi i lavori del consiglio.
Spero di essere stato esaudiente nell’illustrazione e i Ventimigliesi che avranno la pazienza di leggere si possano fare un’idea diversa dell’amministrazione rispetto a quello che gli viene filtrato da certa stampa cartacea.