Pippo Civati: “Io dico che la Liguria e’ la nostra Scozia”

Esclude una prospettiva di ricucitura post-voto: “con la Paita abbiamo deciso di non allearci”, mentre “in questo momento, su molti temi, mi pare ci sia piu’ vicinanza con il M5s che con il Pd di Renzi-Paita”
Genova. “Io dico che la Liguria e’ la nostra Scozia”. Cosi’ Pippo Civati in un colloquio con la Stampa e in un’ intervista sul Secolo XIX. “L’operazione Pastorino – dice al quotidiano torinese – puo’ diventare il modello di ispirazione per quello che vorremmo fare dal 2 giugno”, “un soggetto politico totalmente nuovo”. Il partito della Nazione? “Questo oceanico partito della Nazione, la Balena Bianca 2.0, in Liguria rischia di non prendere nemmeno il 30%”. Civati torna sulle accuse di Renzi a Luca Pastorino di voler far perdere Paita e il Pd: “l’argomento e’ poverissimo: il potente premier, il faraone d’Italia che si appella al voto utile fa tenerezza. Ma come? Prima ci considerava perdenti e inutili e adesso dice che senza di noi non vince?”.
Quindi riflette sul Pd, “un partito che e’ alleato con chiunque: stiamo assistendo alla trasposizione delle larghe intese in chiave locale”. Sottolinea come, comunque andra’ il voto, sara’ una vittoria dimezzata: “se vince Paita – dice Civati – ci saranno le nuove larghe intese. E’ la linea di Renzi, che
passa da Alfano e arriva a Verdini”. Esclude una prospettiva di ricucitura post-voto: “con la Paita abbiamo deciso di non allearci”, mentre “in questo momento, su molti temi, mi pare ci sia piu’ vicinanza con il M5s che con il Pd di Renzi-Paita”. “Ma – sottolinea Civati nell’intervista al Secolo XIX – e’ la mia opinione. Bisognerebbe chiedere a Pastorino cosa vuole fare”.