Nell’Imperiese si è scatenata la campagna elettorale 2.0 e i “santini” sono “social”

24 maggio 2015 | 09:45
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Nell’Imperiese si è scatenata la campagna elettorale 2.0 e i “santini” sono “social”

Ma quando questa campagna elettorale finirà, moriranno anche i tanti siti e profili creati solo per questo scopo

Imperia. Non servono permessi, gazebo né tipografie, basta un pizzico di strategia elettorale. La caccia al voto si sposta dai mercati alle piazze virtuali dei social network. Facebook, Twitter e Youtube e chi ne ha più ne metta. In queste settimane sono diventate terra di conquista per i candidati imperiesi alle prossime elezioni regionali.

Aiutati da staff molto “social” abbinano i classici giri in piazze e mercati ad una serie di video e post che nel giro di poche ore sono diventati virali.

Ci sono candidati che hanno affidato al web intervista in stile “Le Iene” in cui spiegano curriculum, passioni, carriera politica e impegni per la provincia di Imperia, Altri si dedicano ai “selfie” con i big della politica.

Non mancano coloro che hanno deciso di creare una pagina Facebook ad hoc per promuovere la loro candidatura e catturare consensi almeno virtuali. Altri ancora hanno deciso di usare i loro profili personali. Una strada seguita anche da chi ha poca dimestichezza con le nuove tecnologie. Molti candidati usano il web come una sorta di pulpito da cui parlare, come vetrina dove scrivere, come non-luogo in cui apparire, con rare eccezioni di qualche accenno di partecipazione.

Il web è interazione sul contenuto, non comunicazione unidirezionale. Il modello social semmai accentua questa caratteristica, che distingue la rete da televisione, radio, giornali, che invece “inseguono” proprio su questo territorio nella ricerca della “interazione con il lettore/telespettatore/ascoltatore”. Ma sul web non si curano linguaggi, i modelli, i contenuti e le sintassi.

Ovviamente ci sono ancora quelli che ricorrono al certosino lavoro di attacchinaggio dei “vecchi” manifesti elettorali e alla distribuzione di “santini” elettorali porta a porta o ai banchetti davanti al mercato settimanale.

Una cosa è certa quando questa campagna elettorale finirà, moriranno anche i tanti siti e profili creati solo per questo scopo, e forse ci disintossicheremo un po’ tutti dalla smania di commenti e della caccia al post accattivante che durerà una mezza giornata.