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La Pastorale e i Social Network

17 maggio 2015 | 08:03
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La Pastorale e i Social Network

La funzione principale dei nuovi media è quella denominata “fatica” ossia il non sentirsi mai soli, non sentirsi isolati per continuare a stare in un relazione

Il web è luogo antropologico, luogo in cui il soggetto è invitato a fare esperienza. E’ un unico ambiente dove i media vecchi e nuovi sono integrati e integranti ovvero vi si trovano connessioni multiple al suo interno.

L’obiettivo alla fine è il “mi piace” (facebook, istangram, twitter, ecc.) ovvero la facilità di entrare in empatia con qualcuno; l’utente dei social network non tende allo scontro ma all’adesione perché oggi i giovani cercano conferme più che scontri e quindi possibili perdite. La funzione principale dei nuovi media è quella denominata “fatica” ossia il non sentirsi mai soli, non sentirsi isolati per continuare a stare in un relazione cioè dire silenziosamente: «io ci sono e mi voglio manifestare a voi».

Di forte incoraggiamento per evangelizzare sui social network sono le parole del Papa emerito Benedetto XVI: «il compito di ogni credente che opera nei media è quello di “spianare la strada a nuovi incontri, assicurando sempre la qualità del contatto umano e l’attenzione alle persone e ai loro veri bisogni spirituali; offrendo agli uomini che vivono questo tempo «digitale» i segni necessari per riconoscere il Signore» (Messaggio per la 44a Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, 16 maggio 2010).

(di Don Claudio Luigi Fasulo)