Il profugo Oubasi partito dai Piani di Imperia, “Sono arrivato a Milano, il viaggio continua”

9 maggio 2015 | 11:57
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Il profugo Oubasi partito dai Piani di Imperia, “Sono arrivato a Milano, il viaggio continua”

Continua il viaggio della speranza dell’immigrato eritreo che ha lasciato la città per raggiungere il fratello

Imperia. Un po’ di the e una scatola di biscotti che gli hanno donato alcuni ragazzi incontrati alla stazione centrale di Milano. Il profugo Oubasi, 23 anni, originario dell’Eritrea, ora davvero può vivere il mondo in libertà.

Era arrivato ai Piani di Imperia nei giorni scorsi insieme ad altri connazionali. Dopo aver soggiornato nella camerata della parrocchia messa a disposizione da don Antonello Dani, Oubasi e compagni sono partiti per Milano. “Il viaggio continua – racconta – andiamo in Germania. Devo raggiungere mio fratello. Speriamo solo che la polizia non ci rispedisca indietro”.

Oubasi si è fermato davanti ad un’edicola di giornali della Centrale ha chiesto all’edicolante se poteva sfogliare l’Herald Tribune. Lui è tifosissimo del Chelsea e voleva sapere le ultime notizie della sua squadra del cuore.

“La mia vita – dice Oubasi – ricomincia da qui. Quando ero al mio paese ho visto donne e bambini trucidati senza pietà dai ribelli. Villaggi e case distrutte. Per una settimana non ho mangiato. Poi abbiamo incontrato gli scafisti e siamo partiti per la Sicilia”.

Diciassette ore di viaggio, mare agitato, barcone con 350 persone a bordo. “Abbiamo viaggiato stipati senza mangiare né bere. Per quel viaggio della disperazione ho pagato 5 mila dollari, una cifra enorme, ma erano i soldi che mi avrebbero garantito di sopravvivere alle barbarie che ho subito”. Oubasi ha visto tanta gente morire sotto i suoi occhi. Anche alcuni parenti. “Laggiù è un inferno e non ci possiamo più stare – racconta – Voi con noi siete davvero generosi. Ci state aiutando moltissimo. Anche oggi ho pregato Dio perché possa far tornare alla normalità il nostro Paese”.