Il caso Museo del Mare di Imperia approda in consiglio comunale, gravi ritardi sugli interventi di allestimento

E’ preoccupato Flavio Serafini, direttore del Palamare per le condizioni di grave degrado e abbandono della struttura che sorge a pochi passi dal Borgo Marina
Imperia. Evidenti e pericolosi segnali di cedimento. Bisognerà rivedere il progetto e rinforzare adeguatamente la struttura. La denuncia arriva da Flavio Serafini, il direttore del Museo Navale a poche ore dal consiglio comunale di Imperia.
L’esposizione dedicata al mare sarà oggetto di alcune question time perché ad un anno dall’annunciata inaugurazione qualcosa scricchiola. Sono necessari interventi urgenti di adeguamento e anche di manutenzione. Un esempio? L’ingresso principale del Museo: attualmente è in un dissesto e degrado assoluti.
Il Museo Navale di Imperia assomiglia un po’ al caso Expo di Milano. In molti si chiedono se il Comune davvero riuscirà nell’impresa e se rispetterà il cronoprogramma per la sua apertura che tra l’altro coinciderebbe con il raduno delle vele d’epoca.
Al piano terra, ad esempio, dopo 5 anni e più, l’inizio dei lavori di scavo per l’allestimento dei dolia, da parte della Direzione Regionale della Sovrintendenza, è ancora fermo al palo.
Flavio Serafini è un fiume in piena: “Il Comune vorrebbe inaugurare solo l’area del lotto 1, dimenticando che il 90% dei reperti più significativi appartengono all’area di ponente e cioè le sezioni che riguardano la componente essenziale, prestigiosa e storica di Imperia: vela di Capo Horn, grandi viaggi e spedizioni, cantieristica e strumentazione nautica”.
L’inaugurazione del “Palamare” dovrà coincidere con una mostra a tema, di alto livello, per la quale occorrerebbe lavorare già da oggi, ma l’area delle esposizioni e mostre temporanee non è tuttora agibile.