Forconi, altri 38 indagati nell’inchiesta aperta a Imperia

25 maggio 2015 | 18:07
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Forconi, altri 38 indagati nell’inchiesta aperta a Imperia
Forconi, altri 38 indagati nell’inchiesta aperta a Imperia
Forconi, altri 38 indagati nell’inchiesta aperta a Imperia
Forconi, altri 38 indagati nell’inchiesta aperta a Imperia
Forconi, altri 38 indagati nell’inchiesta aperta a Imperia
Forconi, altri 38 indagati nell’inchiesta aperta a Imperia

Avevano manifestato in cittá e in provincia attuando sia blocchi stradali che ferroviari, l’indagine è arrivata al capolinea

Imperia. Ci sono altri 38 indagati che vanno aggiunti ai 21 della settimana scorsa nell’inchiesta dei cosiddetti “Forconi” coloro che tra il 9 e 10 dicembre 2013 a Imperia e provincia avevano organizzato blocchi, a macchia di leopardo con blocchi del traffico sia stradale che ferroviario.

A due anni di distanza il pm Lorenzo Fornace ha chiuso l’inchiesta con altri 38 indagati. A loro è arrivato il cosiddetto Acip, l’avviso di conclusione indagini e uno stuolo di avvocato potrà presentare, se lo riterrà opportuno, una memoria difensiva. Dopodiché sarà facoltà del pubblico ministero chiedere il rinvio a giudizio. Tra i reati ipotizzati soprattutto l’interruzione di pubblico servizio, ma anche danneggiamento, violenza privata, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.

Quel giorno per Imperia era stato decisamente difficile e pesante. La situazione era diventata più incandescente, nel tardo pomeriggio, dopo che i manifestanti, si erano allontanati dai blocchi, si erano radunati, prima davanti al Comune, bloccando l’Aurelia, poi, in piazza Dante, dove erano volati anche alcuni fumogeni.

Nel corso della giornata, erano stati toccati diversi punti nevralgici della città: a partire dalla Prefettura, il Comune e l’Agenzia delle Entrate. Rallentamenti erano stati segnalati nel primo pomeriggio sulla linea ferroviaria Genova-Ventimiglia che aveva coinvolto una decina di treni quattro intercity e sei regionali. Linea che era stata bloccata almeno tre volte. I contestuali blocchi della circolazione stradale avevano reso impossibile l’allestimento di bus navetta e i treni diretti verso Genova avevano fatto capolinea a Taggia, mentre quelli diretti verso il confine si erano fermati a Diano Marina.

Una manifestazione di protesta che era stata monitorata da un vasto servizio d’ordine di carabinieri e poliziotti in tenuta anti sommossa. Decine le persone che erano state identificate durante i cortei e i blocchi.

Ora è arrivata la resa dei conti e la Procura chiederà il rinvio a giudizio di altri manifestanti che in caso di processo dovranno presentarsi in aula a imperia.

Redazione